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Buona Pasqua 2007 da Legambiente

Il periodo pasquale ci può portare ad una riflessione attenta ed oculata sui nuovi processi di ambiente,di pace e riequilibrio tra uomo e natura.  Il pensiero religioso condiziona, in un senso positivo, le corrispondenze con la vita materiale e trasferisce alle generazioni posteriori un’insieme di atteggiamenti mentali.   Inoltre, le diverse tradizioni spirituali, in tutta la loro complessità e varietà, costituiscono una delle parti integranti fondamentali ai valori etici di una cultura, ed alcune di esse potrebbero così provvedere elementi utili per riorientare il rapporto dell'uomo con la natura.   Penso, quindi, che il dibattito ambientalista coinvolto alla salvaguardia della salute terrestre, ed impegnato per la promozione di una nuova etica nei confronti del pianeta terra, debba arricchirsi dello studio del rapporto uomo-natura tramandatoci dalle tradizioni religiose, facendo risaltare ove questa relazione era sostanzialmente armonica e quando e perché abbia cominciato ad incrinarsi.   Questo percorso di recupero, di analisi e comparazione, di studio e diffusione è già stato iniziato in molti paesi di lingua inglese, in cui accanto al dibattito politico ed economico sull'ambiente e sui problemi ad esso connessi, si è articolato un meno noto dibattito filosofico- religioso che investe il rapporto uomo-natura e si interroga sui risvolti etici della cosiddetta "crisi ambientale".   Sarebbe altresì interessante analizzare la concezione della natura, ed il rapporto dell'uomo con essa, all'interno di ogni specifica tradizione religiosa, riflettere sugli effetti politici ed intellettuali nella società nella quale si è ampliata tentando un confronto tra le diverse realtà.   Le radici dell'attuale crisi ambientale risiedono quindi anche nell'etica tramandata dalla religione cristiana, e il grave stato in cui versa la nostra relazione con l'ambiente necessita in primo luogo di un ripensamento del pensiero che prenda in esame e confronti i fondamenti della nostra tradizione con quelli delle altre religioni.   Queste analisi valorizzerebbero i contenuti etici e morali, le azioni per la salvaguardia dell'ambiente, creando un'ecologia che superi i limiti della scienza ecologica intesa in senso stretto, al fine di realizzare un mezzo per l'incontro-riscoperta dell'uomo con la natura.   Auguriamo una buona resurrezione a tutti,ma vista come superamento delle visioni individualistiche per vedere nell’ambiente e nella natura ,un momento di condivisione con la comunità. Gli auspici, in questo periodo, sono molteplici di un ampliamento della consapevolezza dell’ambientalismo scientifico, basato sui problemi ambientali / sociali, e di un superamento delle questioni con atti che possano dare l’opportunità di rendere il nostro ecosistema urbano più vivibile, con scelte condivise e partecipate.   Buona Pasqua a tutti: ai soci ed alle istituzioni, agli amministrazioni ed ai nostri amici navigatori.                                                                          “C’è solo una speranza di respingere la tirannica ambizione della civiltà di conquistare ogni luogo della terra. Questa speranza è l’organizzazione delle genti più sensibili ai valori dello spirito, affinché combattano per la libera continuità della natura selvaggia” (Robert Marshall).

Appuntamento Caritas

  Caritas Cittadina Corato Via San Benedetto, 13 70033 Corato (BA)    Giovedì 8 febbraio 2007 alle ore 18:30 nella Sala Consiliare del Palazzo di Città sarà inaugurata la mostra fotografica di Luca Turi “Albania-Italia, ponte di fratellanza”. La mostra sarà allestita nel suggestivo chiostro seicentesco del Municipio.   Per l’occasione, avrà luogo una tavola rotonda sul tema: “Noi altri coratini: 16 anni fa il grande sbarco albanese che ci riaprì al mondo” che vedrà l’intervento oltre che di Luca Turi che illustrerà i suoi “scatti”, del sindaco di Corato Luigi Perrone, del Console generale di Albania Artur Shesu, di tre cittadine albanesi Besa Mone, Juila Krasniqi, Kozeta Krasniqi, dell’editore Renato Brucoli, dell’Assessore provinciale alla solidarietà sociale e all’accoglienza Antonello Zaza e infine, di Corrado De Benedittis in nome della Caritas cittadina di Corato.   La manifestazione è organizzata dalla Caritas cittadina di Corato in collaborazione con la Comunità albanese coratina e con il forum “Cristiani in dialogo”. Obiettivo di tale iniziativa culturale è quello di dare visibilità alla Comunità albanese residente a Corato. Vuole essere un riconoscimento ai tanti concittadini e concittadine albanesi per l’importante contributo da loro dato alla crescita economica e culturale della città di Corato e più in generale della Puglia.   La mostra di Luca Turi, autorevole fotoreporter della Gazzetta del Mezzogiorno, documenta in modo rigoroso e partecipato le concitate fasi del biblico sbarco albanese avvenuto nell’agosto1991, quando la nave “Vlora” attraccò stracolma di gente al porto di Bari dando, di fatto, inizio alla storia comune tra l’Albania e l’Italia democratiche.   Si tratta di una mostra di grande prestigio che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali e che è stata già in esposizione in importanti gallerie d’arte in Giappone, Scozia, Spagna, Grecia, Albania ecc. Più in generale, la mostra ripercorre, attraverso la sequenza di immagini fotografiche, dieci anni di sbarchi clandestini sulle coste pugliesi riproponendo le immagini più emblematiche della diaspora albanese.   Autorevole è l’autore di questa mostra. Emblematiche sono le parole con cui Lino Patruno direttore della Gazzetta del Mezzogiorno parla di Luca Turi: “Luca ha fotografato tutto con la complicità di chi sa che ogni giornata è sacrificio e fatica che ogni minuto bisogna guadagnarsi il diritto il minuto dopo. E dopo quarant’anni di lavoro Luca conserva ancora la rabbia e la determinazione di chi si deve fare, la consapevolezza che non c’è giorno e notte, lo stupore di chi vuol vedere come se fosse la prima volta.”   Infine, a proposito dello sbarco del ‘91 sempre Lino Patruno scrive: “­quell’indimenticabile 1991. Indimenticabile anche grazie a Luca. Nulla per la Puglia è stato più come prima da quando una nave di nome Vlora approdò nel porto di Bari. Non era una nave qualsiasi. Era una zattera sulla quale il mondo aveva imbarcato tutta la sua sofferenza e la sua speranza, il suo dolore e le sue promesse, i suoi peccati e la sua salvezza. Quei ventimila albanesi che la popolavano erano l’equipaggio residuo di secoli di offese alla dignità umana. Non venivano soltanto dall’Albania, venivano da tutti i solchi di terra sui quali il carro della storia era passato trionfante lasciando scie di sangue e di sudore, una sorta di Guernica vivente che in un mattino troppo bello per morire si riversò su una banchina bollente di sole e gonfia di sale”.     Corrado De Benedittis (Responsabile della Caritas cittadina di Corato)

Un Natale tra pace, Solidarietà e sviluppo

Siamo oramai giunti alla fine dell’anno solare ed è l’occasione per fare alcune considerazioni, per far conoscere un consultivo delle attività svolte all’interno dell’associazione. Sicuramente tre avvenimenti hanno animato a tempo pieno i soci ed hanno dato l’opportunità, nel nostro piccolo, di avere un contatto con la cittadinanza e le istituzioni.   “Puliamo il mondo” a settembre ha visto la partecipazione di milleseicento alunni e studenti di ogni ordine e grado ,sono state ripulite alcune aree prospicienti al centro urbano ed alcune zone extraurbane; “la festa dell’albero” ha promosso l’uso sostenibile delle essenze arboree all’interno dell’ecosistema urbano e nelle sue prossimità; un momento di riflessione all’interno dell’associazione è stato il primo congresso del circolo.   E’ stata l’ occasione per ripensare l’organizzazione e la struttura del circolo, valutare le priorità ambientali a livello locale, un momento di crescita in una prospettiva evolutiva del circolo. E’ stata la circostanza del passaggio della presidenza del circolo da Francesco Tarantini, fondatore storico del circolo cittadino di Legambiente, passato alla presidenza del comitato pugliese,ad Aldo Fusaro.    In questo periodo di attraversamento tra il duemilasei e il nuovo anno, il maggiore auspicio per  la nostra città è di vivere questo tempo di speranze e di azioni positive. L’idea di ambiente è un articolato reticolo di azioni, di attività e di comportamenti che possono avere compiti ed atti positivi.   Sono necessarie delle nostre scelte singole ed individuali per produrre effetti virtuali globali. Partendo da piccoli gesti come fare la raccolta differenziata,utilizzare con raziocinio le autovetture, introdurre elettrodomestici nuovi almeno di classe A,AA o A+ ,non lasciare gli elettrodomestici in stand by, quando non sono utilizzati, controllare periodicamente l’efficienza del proprio impianto gas di riscaldamento della propria abitazione.   E’ necessario, poi, operare verso una cultura di pace concreta, non solo basata sull’assenza di conflitti, ma incentrata sull’incontro e il dialogo, l’ascolto e la negoziazione ,il riconoscere di un bisogno di percorrere una strada in comune avendo come compagni di strada le differenze e il dialogo. E’ importante portare la cultura del Natale fatta di questi gesti. Probabilmente andrebbero rispolverati alcuni termini con il loro significato.   Etica della responsabilità- Jean Paul Sartre ricollegandosi ad Heiddeger affermava che l’uomo ha una sua responsabilità etica nelle scelte politiche e sociali del suo tempo. In questo deve crescere la nostra comunità locale a tutti i livelli.   Ambiente come casa per tutti ,dove poter vivere non solo nel rispetto di percorsi della tutela,non visto come un vincolo che impedisce forme di “sviluppo”,ma valutando ,vivendo secondo natura, proteggendo l'ambiente, difendendo il futuro... Sappiamo tutti ormai di essere giunti ad un punto di non ritorno; i segnali sono percepibili.   Catastrofi naturali e provocate dall'uomo, alluvioni, sconvolgimenti climatici, aria irrespirabile, acqua pericolosamente sempre più inquinata, ci danno il senso di quello che in realtà è stato capace di produrre l'uomo nella sua frenetica ricerca di un presunto benessere o per giustificare un falso progresso; quello stesso progresso in nome del quale si sono compiuti e reiterati i più efferati crimini a scapito dei più deboli (esseri umani e non).   Anche attraverso l’enciclica Centesimus annus, l’orizzonte ecologico si estende ad altri fattori quali: «Il fenomeno del consumismo, stili di vita illeciti e dannosi per la salute fisica e spirituale, necessità e urgenza di una grande opera educativa e culturale che comprenda l’educazione dei consumatori ad un uso responsabile del loro potere di scelta, la scelta di investire il proprio denaro in un settore produttivo piuttosto che in un altro (scelta morale e culturale), la questione ecologica con la salvaguardia delle condizioni morali di un’autentica “ecologia umana”, il dovere per l’intera società di difendere i beni collettivi».   L’augurio migliore è di  puntare al nostro impegno personale e diretto: “I Care” era il motto di don Milani; in inglese, mi interessa, mi voglio impegnare. Dovrebbe essere il nostro motto alla tutela dell’ambiente: non si può vivere l’impegno ambientale solo con il senso di simpatia o a semplici, momentanei atti emotivi, ma,tutto questo deve essere sostenuto da una serie di azioni chiare, fatte di scelte compatibili, di rinunce, non siamo solo incettatori di risorse, di crescita personale anche a livello informativo, è importante crescere del senso civico, di impegno verso gli altri, questo è anche fare ecologia nella prassi quotidiana.   Oggi le scelte sono più che mai difficili, a questo punto non ci resta che sperare e cercare di salvare il salvabile; anche se alcuni remano contro...   Auguri a tutti noi….. Per un buon 2007…..     

Natale 2006

Avviso Pubblico

Il direttivo del circolo comunica che mercoledì prossimo 20 dicembre alle 20,30 è previsto un incontro per i soci, simpatizzanti e direttivo per scambiarsi gli auguri presso la sede del circolo, sita in Vico Manara,7.

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