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Puliamo il mondo 2012


 

 

Corato, 7 settembre 2012

 

                                                                            Ai gruppi ed associazioni Corato

 

 

Carissimi,

 

“Anche un rifiuto abbandonato è un disastro ambientale” è lo slogan della XX edizione di “Puliamo il mondo” il più grande evento internazionale di volontariato ambientale. L’invito è rivolto principalmente alle amministrazioni a garantire una corretta gestione dei rifiuti ed a cittadini che sempre di più devono rendersi consapevoli della necessità di contribuire ad una sostenibile soluzione del problema rifiuti.

Per questo il 28, 29 e 30 settembre un esercito di volontari muniti di guanti, rastrelli e ramazze si ritroveranno in ogni parte d’Italia per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piazze, parchi, spiagge e fiumi.

Abbiamo pensato di organizzare Puliamo il mondo domenica 30 settembre, in concomitanza con l’evento nazionale (la data può essere suscettibile di modifica). Al fine di una migliore e proficua riuscita della manifestazione, riteniamo opportuno coinvolgere tutte le realtà associative, le Parrocchie e singoli cittadini al fine di creare un momento di azione concreta di tutela e sensibilizzazione su una problematica che interessa il nostro territorio.

Inoltre, l’adesione di ogni singola associazione è molto importante per coinvolgere e sensibilizzare un numero sempre crescente di persone, per creare un esercito pacifico, armato di educazione civica e rispetto per l’ambiente.ù

 

Pertanto, Vi invitiamo a partecipare all’incontro di venerdì 14 settembre alle ore 20.00 presso il circolo Legambiente di Corato (Via Santorno, 11) al fine di organizzare al meglio l’iniziativa attraverso il contributo di ciascuno.

 

La partecipazione in prima persona rappresenta un gesto simbolico e concreto per ricordare a tutti i cittadini, il senso di responsabilità e riguardo verso l’ambiente che ciascuno dovrebbe nutrire. E' importante, infatti, che ognuno si prenda cura del territorio che vive ogni giorno, che ci metta del suo e non chiuda gli occhi di fronte alla richiesta di avere una città più pulita e vivibile.

 

Per eventuali comunicazioni, si prega di inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Cordiali Saluti.

                                                                                Giuseppe De Leo

Presidente Legambiente Corato

Puliamo il Mondo

    Corato, 7 settembre 2012                                                                               Ai gruppi ed associazioni Corato     Carissimi,   “Anche un rifiuto abbandonato è un disastro ambientale” è lo slogan della XX edizione di “Puliamo il mondo”il più grande evento internazionale di volontariato ambientale. L’invito è rivolto principalmente alle amministrazioni a garantire una corretta gestione dei rifiuti ed a cittadini che sempre di più devono rendersi consapevoli della necessità di contribuire ad una sostenibile soluzione del problema rifiuti. Per questo il 28, 29 e 30 settembre un esercito di volontari muniti di guanti, rastrelli e ramazze si ritroveranno in ogni parte d’Italia per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piazze, parchi, spiagge e fiumi. Abbiamo pensato di organizzare Puliamo il mondo domenica 30 settembre, in concomitanza con l’evento nazionale (la data può essere suscettibile di modifica). Al fine di una migliore e proficua riuscita della manifestazione, riteniamo opportuno coinvolgere tutte le realtà associative, le Parrocchie e singoli cittadini al fine di creare un momento di azione concreta di tutela e sensibilizzazione su una problematica che interessa il nostro territorio. Inoltre, l’adesione di ogni singola associazione è molto importante per coinvolgere e sensibilizzare un numero sempre crescente di persone, per creare un esercito pacifico, armato di educazione civica e rispetto per l’ambiente.ù   Pertanto, Vi invitiamo a partecipare all’incontro di venerdì 14 settembre alle ore 20.00 presso il circolo Legambiente di Corato (Via Santorno, 11) al fine di organizzare al meglio l’iniziativa attraverso il contributo di ciascuno.   La partecipazione in prima persona rappresenta un gesto simbolico e concreto per ricordare a tutti i cittadini, il senso di responsabilità e riguardo verso l’ambiente che ciascuno dovrebbe nutrire. E' importante, infatti, che ognuno si prenda cura del territorio che vive ogni giorno, che ci metta del suo e non chiuda gli occhi di fronte alla richiesta di avere una città più pulita e vivibile.   Per eventuali comunicazioni, si prega di inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Cordiali Saluti.                                                                                 Giuseppe De Leo Presidente Legambiente Corato

Partecipiamo alla manifestazione contro la mafia e il terrorismo

Partecipiamo alla manifestazione contro la mafia e il terrorismo

  Quest’ultimo settimana ha ferito profondamente la nostra nazione. L’attentato all’Istituto Professionale “Falcone – Morvillo” di Brindisi con la morte della giovane studentessa Melissa Bassi, e altri sette giovani sono rimasti ferite tra i quali una ragazza  è in gravissime condizioni. Questo avvenimento implica una profonda riflessione sulla situazione sociale e politica che stiamo vivendo molto particolare di crisi non solo economica. Pertanto, partecipiamo alla pubblica manifestazione aperta a tutta la città ed invitiamo tutte le realtà sociali a parteciparvi: Contro la mafia e il terrorismo per la democrazia. Vi aspettiamo domani 23 maggio alle ore 19,30 in piazza Vittorio Emanuele.   

Legambiente ed Arci presentano il primo documento elaborato

COMUNICATO  STAMPA                                                                             Corato, 30 Aprile 2012   Circolo Legambiente “Angelo Vassallo” Circolo Arci “La Locomotiva”   Giovedì 03 Maggio presso la Biblioteca Comunale   Legambiente ed Arci presentano il primo documento elaborato dal gruppo di lavoro “CHE PUG NE PENSI?”     Le associazioni "ARCI LA LOCOMOTIVA" e "LEGAMBIENTE circolo Angelo Vassallo" di Corato presenteranno, presso la Biblioteca Comunale, giovedì 3 maggio alle ore 18, le prime osservazioni e proposte elaborate dal gruppo di lavoro sul nuovo Piano Urbanistico Generale costituito dalle due associazioni insieme ad altre realtà associative e liberi cittadini. Il gruppo di lavoro denominato “Che Pug ne Pensi?” , attivo dagli inizi di Marzo 2012, è nato con l’obiettivo di formulare contributi alla stesura del Pug e di costituire uno spazio di partecipazione e cittadinanza attiva. Oltre agli incontri fisici di discussione, è stata portata avanti una continua attività di pubblicizzazione e coinvolgimento dei cittadini attraverso internet. Per questo scopo è stata creata una pagina facebook, intitolata “CHE PUG NE PENSI?”.   La prima attività svolta ha previsto, oltre all’analisi del materiale tecnico sin ora prodotto per il PUG  messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale, la raccolta e lo studio di tutto il materiale e le osservazioni prodotte in occasione di momenti partecipativi avvenuti negli anni passati, con lo scopo di dare una continuità e una effettiva utilità agli stessi. I risultati di questa prima fase di attività sono stati sintetizzati nel documento che verrà presentato alla cittadinanza giovedì prossimo. Dallo studio del materiale tecnico e dalle discussioni del gruppo di lavoro è emerso che le principali criticità del PUG cittadino sono:   -         L’assenza di una visione strategica e di linee guida che esplicitino in maniera chiara “obiettivi e criteri di impostazione” del PUG. -         La consultazione pubblica è stata fondata su un’analisi di larga massima della situazione locale mirando alla condivisione di obiettivi generici; -         Il sistema delle conoscenze presenta numerose carenze relative all’analisi e alla conoscenza del sistema territoriale locale della città di Corato. Le conoscenze derivanti dagli elaborati grafici prodotti sono solo parziali e certamente non esaustive, soprattutto con riferimento al bilancio della pianificazione vigente, alla conoscenza delle dinamiche socio-economiche della città e all’analisi dei bisogni e delle tendenze in atto (per non parlare dei numerosi errori presenti nelle tavole); -         L’assenza di una Valutazione Ambientale Strategica integrata nel processo di elaborazione del piano che verifichi in modo esplicito la coerenza delle scelte di Piano con gli obiettivi di sostenibilità dello sviluppo del territorio, che la regione Puglia ha definito prioritari nella L.R. 20/2001, art.1; -         L’assenza di un processo di partecipazione pubblica continuo e proficuo condotto con le metodologie corrette, dal quale scaturiscano effettivamente i bisogni dei cittadini e nascano delle proposte progettuali effettivamente integrate nel PUG.   Il documento elaborato verrà portato all’attenzione dell’Amministrazione Comunale in questi giorni. Le associazione Arci e Legambiente, convinte che la redazione del Piano Urbanistico Generale sia una grande occasione per rilanciare il ruolo attivo dei cittadini nella definizione del futuro di Corato, intendono socializzarlo e condividerlo con gli organi di informazione e con tutta la cittadinanza. Vista l’importanza della manifestazione si prega di non mancare.     L'ufficio stampa

Per una Pasqua

 

Per una Pasqua di passaggio    

Quest’anno la primavera è stata l’anticipazione della  Pasqua come la conosciamo: una grande festa religiosa. Ma ci può essere una pasqua laica ove la parola pasqua ci aiuta a leggere il risveglio della natura, della voglia di uscire, di una soglia nel cui attraversamento e con il coraggio appare un possibile cambiamento di sé. La pasqua  può essere anche il viaggio con i suoi imprevisti ma con la protezione della natura …. Ed ancora, la pasqua laica può essere avere nuovi occhi per vedute inedite, l'assaporare le cose che vanno al fondo del cuore e dell'anima, il nido accogliente della condivisione conquistata con la fatica del contrasto,varcando le soglie dei vari usci. Con la gioia autentica di rinascere per ripartire insieme in un nuovi percorsi ,come la primavera che si sveglia ed apre al mondo le sue gemme nuove e con boccioli che sprigionano rinnovati profumi,in cui si possano confrontare parole e sguardi.  Questo è il nostro augurio di tutto il circolo di Legambiente.   In questo periodo tutte le iniziative sono sospese. Riprenderanno venerdì 14 aprile.   Alleghiamo una testimonianza di Padre Mauro Armanino                                                          Dal vangelo secondo Thérèse   Oggi l'obitorio dell'Ospedale Nazionale era zeppo di gente. Cadaveri stesi sul pavimento  di piastrelle colorate. Pudicamente avvolti in lenzuola o in stuoie bianche avvolte ai corpi da legacci. Saranno condotti in fretta al cimitero musulmano per la sepoltura nella terra. I corpi sono lavati e poi adagiati sulla stuoia come fosse l'ultimo e il primo grembo. Frederic Zo invece era nativo della Costa d'Avorio. Terra che aveva lasciato sedici anni prima. Molti dei suoi anni erano stati inghiottiti dal soggiorno in Libia che aveva abbandonato prima della primavera araba. E' stato sepolto nel cimitero cristiano, non lontano dal centro città.Niamey infatti ha due mercati e due cimiteri.   Ad ognuno la sua terra per vivere e per morire. I conflitti tra morti potrebbero rivelarsi altrettanto deleteri di quelli che accadono tra i vivi. D'altra parte la frontiera tra i due in Niger e forse anche altrove è sottilmente fragile. Basta passare un pomeriggio all'obitorio dell'Ospedale per accorgersene. Ci sono esattamente dodici piccole camere frigorifere che poi è lo stesso numero degli apostoli. Anche Giuda aveva come tutti il suo spazio. Non solo spesso manca la luce ma mancano anche i soldi per i vivi e allora le celle sono vuote. Così come non c'era nessun congiunto a salutare Frederic. La comunità degli immigrati ivoriani ha preso cura della cassa fatta  tenuta assieme dal compensato verniciato di bianco con una croce nera nel mezzo. Nel cimitero cristiano di Niamey le croci affiorano occasionalmente dalla sabbia come un arcipelago.   Anche quella di Thérèse era emersa dalla sabbia. Sfuggita dalla follia in Costa d'Avorio con la sua famiglia. E' stata violentata lungo la strada da uno sconosciuto. Resa incinta ha scelto di dare un volto alla creatura che nel frattempo cresceva. Suo marito che subito non voleva riconoscere quel figlio come carne della sua carne e occhi dei suoi occhi ha poi accettato di dargli il suo nome. Thérèse diceva che rimarrà contaminata per tutta la vita della malattia trasmessa dallo sconosciuto. Suo figlio invece no. Lo teneva tra le braccia come fosse l'unico suo figlio. Diceva che lo ha fatto per Dio e per Cristo. Che anche lui era innocente come quel bimbo che aveva ancora sete dopo aver bevuto l'acqua fresca dei sacchetti.   Nell'Ospedale Nazionale di Niamey Thérèse si è trovata accanto ad una donna incinta che aveva urgente bisogno di medicine. Le ha dato senza pensare gli ultimi cinquemila franchi di cui lei stessa aveva bisogno. Il giorno dopo è stato il papà del neonato a ringraziarla per aver salvato la moglie e il figlio. Thérèse ora ha il mal di cuore per aver rincorso l'amore per troppi anni. Dice di sentirsi folle.  Intanto il suo seno rincorreva la bocca di suo figlio che canticchiava una canzone imparata prima di nascere.   Alcune donne come lei vorrebbero mettersi insieme per farsi coraggio. Dicono che non hanno più paura perché per troppo tempo l'hanno creduta. E ora si sono messe d'accordo per fare insieme  un solco nel futuro. Per loro e soprattutto per i loro figli e soprattutto le figlie. Che non finiscano male lungo le strade. Per andare da quelle parti c'era un altro Issa, Gesù, originario della Sierra Leone. Avrebbe voluto giocare a basket in Europa. E' riuscito ad arrivare fino ad Agadez, in Niger. Terminati i soldi vorrebbe poter tornare dove era partito qualche anno fa. Dice che sua madre lo chiama tutti i giorni col cellulare. Teneva gli occhi bassi come avesse perso la partita. Thérèse e le altre dicevano che l'anno prossimo vorrebbero festeggiare insieme l'otto marzo. Per la festa delle donne vorrebbero che qualcuno facesse loro gli auguri. Dicono di sentirsi donne importanti. Thomas Aquin invece è il nome di un giovane del Cameroun. Il più piccolo di tre fratelli che dopo aver perso il padre e poi la madre decide di mettersi in cerca di domani. Semplicemente derubato in Nigeria si trova a Niamey per continuare il viaggio. Dice di essere cattolico e di avere tre amici preti nel suo paese. Dorme da un amico camerunese che gli fa pagare qualcosa per notte. E dice di avere nella borsa un paio di pantaloni più nuovi di quelli che indossa.                                                                       Mauro Armanino, Niamey,marzo 2012  

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