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Legambiente Corato sostiene Ferdinando Cotugno, candidato al Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”

Legambiente Corato sostiene Ferdinando Cotugno, candidato al Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”

Il circolo cittadino appoggia la candidatura del giornalista e scrittore, già ospite di “Eco-visioni”, riconoscendone il valore nel diffondere consapevolezza e cultura ambientale.

 

Il circolo Legambiente “Angelo Vassallo” di Corato annuncia con convinzione il proprio sostegno alla candidatura di Ferdinando Cotugno al Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”, promosso da Legambiente e dal mensile La Nuova Ecologia, con la collaborazione del Comune di Casale Monferrato e numerosi partner del mondo dell’associazionismo, della scuola e dell’informazione.
Il premio, giunto alla sedicesima edizione, è nato per ricordare Luisa Minazzi, attivista e assessora all’ambiente del Comune di Casale Monferrato, impegnata, in prima linea, per la giustizia ambientale e la bonifica dell’amianto. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a una figura capace di testimoniare, con la propria azione, che la tutela dell’ambiente è un gesto di civiltà e partecipazione.

Giornalista, scrittore e divulgatore, Ferdinando Cotugno è una delle voci più autorevoli del giornalismo ambientale italiano contemporaneo. Collabora con «Domani» e altre testate nazionali, e nei suoi lavori affronta con rigore e sensibilità i temi del cambiamento climatico, della crisi ecologica e della necessità di una nuova cultura del limite.
Tra le sue pubblicazioni, più note, figurano Italian Wood e Primaverina, fino all’ultimo saggio, Tempo di ritorno, che riflette sulle nostre radici, sull’ecologia interiore e sul rapporto tra memoria, paesaggio e futuro.

Ferdinando Cotugno è stato ospite del circolo Legambiente Angelo Vassallo di Corato lo scorso 23 luglio, nell’ambito della rassegna, promossa dal nostro circolo “Eco-visioni: riflessioni sulla crisi climatica e il nostro futuro”.
L’incontro, si è trasformato in un intenso dialogo; sul ruolo dell’informazione ambientale e sulla necessità di costruire narrazioni collettive che parlino di responsabilità, comunità e speranza. Attraverso questa adesione, Legambiente Corato intende ribadire il valore dell’impegno culturale e divulgativo nel promuovere la transizione ecologica e nel contrastare l’indifferenza che, spesso, accompagna le grandi sfide climatiche.
La figura di Cotugno, profondamente coerente con la missione del Premio Minazzi, rappresenta per il circolo un modello di ambientalismo moderno, competente e umano, capace di unire il linguaggio giornalistico alla sensibilità sociale e territoriale.

«Sostenere Ferdinando Cotugno significa riconoscere il valore della parola e del giornalismo ambientale, quello obiettivo, sobrio e non urlato da certe colonne dei giornali o dagli schermi televisivi, come strumento di cambiamento- dichiara Giuseppe Faretra ,presidente del Circolo. Nella sua attività giornalistica e nei suoi libri, Cotugno ha saputo dare voce alla complessità della crisi climatica, senza semplificazioni ma con una vera e  profonda empatia verso le persone e i territori.
Durante la sua partecipazione alla nostra rassegna “Eco-visioni”, abbiamo potuto apprezzare la sua capacità di dialogare con i cittadini, di ascoltare e di costruire un racconto collettivo sull’ambiente come bene comune -conclude Giuseppe Faretra- La sua candidatura al Premio Luisa Minazzi ci sembra naturale: incarna quello spirito civico e quella passione che muovono, da sempre, le battaglie di Legambiente. Speriamo che, questo riconoscimento possa essere anche un segnale per tutto il mondo della cultura e dell’informazione, chiamato a fare la propria parte nella sfida ecologica».

Sigfrido Ranucci non è solo. La libertà di stampa è un bene comune da difendere, insieme

Sigfrido Ranucci non è solo. La libertà di stampa è un bene comune da difendere, insieme

Legambiente per la libertà di stampa come valore per la democrazia.

Legambiente Corato -Circolo Angelo Vassallo esprime piena e convinta solidarietà a Sigfrido Ranucci, giornalista e volto di Report, oggetto negli ultimi giorni di gravi atti intimidatori che non possono e non devono essere sottovalutati. Questi attacchi non colpiscono solo una persona o una trasmissione televisiva: mettono in discussione il diritto di ogni cittadino a essere informato, minano i principi su cui si fonda la nostra democrazia e tentano di rendere il giornalismo d’inchiesta un’attività pericolosa,  isolata e delegittimata da campagne di comunicazione.

Ranucci ha fatto del suo lavoro uno strumento per cercare la verità, per portare alla luce fatti e responsabilità che troppo spesso vengono nascosti dietro il silenzio, l’omertà o il potere. Le minacce ricevute – culminate nell’esplosione sospetta della sua auto – sono un attacco diretto non solo a lui, ma a chiunque creda nel ruolo dell’informazione come strumento di giustizia e consapevolezza. La risposta della società civile, delle istituzioni e dei cittadini non può essere l’indifferenza.

In un Paese dove la libertà di stampa è sempre più fragile, non possiamo più limitarci a osservare. L’Italia, nel 2025, è scesa al 49° posto nella classifica globale sulla libertà di stampa stilata da Reporters Sans Frontières. È il dato peggiore tra i Paesi dell’Europa occidentale, e non è un caso. I giornalisti che raccontano la criminalità organizzata, la corruzione, l’abuso di potere e i danni ambientali sono sempre più esposti a minacce, querele pretestuose, isolamento economico e delegittimazione pubblica.

Siamo di fronte a un clima che tende a zittire le voci scomode. E quando le voci scomode spariscono, con loro sparisce anche la possibilità per i cittadini di conoscere, comprendere e scegliere in modo libero e informato, aperto e vero.

Come associazione che, da anni lavora per la tutela dell’ambiente, la trasparenza e la legalità, Legambiente Corato sa bene quanto sia cruciale il lavoro dei giornalisti d’inchiesta. Molte delle battaglie che abbiamo portato avanti – contro l’abusivismo, l’inquinamento, la criminalità ambientale – non sarebbero state possibili senza il contributo prezioso dell’informazione indipendente. Chi fa luce su ciò che è nascosto, non va lasciato solo.

Ed è qui che entra in gioco la responsabilità della società civile. Oggi più che mai, serve una reazione collettiva e consapevole. Non basta indignarsi. È il momento di agire.

La società civile può sostenere attivamente il giornalismo libero, scegliendo consapevolmente di informarsi da fonti affidabili e indipendenti, condividendo e rilanciando il lavoro di chi indaga con coraggio, contribuendo alle realtà editoriali minacciate o in difficoltà.

Può chiedere conto alle istituzioni, pretendendo leggi più efficaci per proteggere i giornalisti dalle querele temerarie e dalle intimidazioni, e per garantire la trasparenza dei media, la pluralità delle voci e l’indipendenza delle redazioni.

Può unirsi ad associazioni, comitati, iniziative pubbliche che difendono i diritti fondamentali e presidiano i valori della Costituzione. Può, infine, costruire una cultura della legalità e della partecipazione, dove chi fa il proprio dovere con onestà e impegno non debba temere per la propria sicurezza.

Perché la verità non si può mettere a tacere. E quando un giornalista viene minacciato, non può restare solo.

Legambiente Corato continuerà a schierarsi accanto a chi sceglie la strada della responsabilità e del coraggio. Lo faremo con la nostra voce, con le nostre azioni sul territorio, con la forza della rete che unisce le realtà civiche e associative di questo Paese.

Oggi siamo con Sigfrido Ranucci. Domani, continueremo a essere con chiunque scelga di informare, raccontare e denunciare. Perché la libertà di stampa è un bene di tutti. E tutti dobbiamo difenderla per la libertà e la dignità di tutti.

“Sento il dovere di esprimere la nostra piena e incondizionata solidarietà a Sigfrido Ranucci, dichiara Giuseppe Faretra, presidente di Legambiente del Circolo Angelo Vassallo di Corato- giornalista e autore di grande valore, il cui impegno civile e professionale rappresenta una delle espressioni più alte del giornalismo d’inchiesta nel nostro Paese. Le minacce e gli atti intimidatori che, lo hanno recentemente colpito, incluso il grave episodio dell’esplosione sospetta della sua automobile, non sono solo un attacco personale, ma un colpo diretto alla libertà di stampa e al diritto dei cittadini ad essere informati.

Siamo di fronte a un fatto che non può essere ignorato, né minimizzato. Quando un giornalista viene colpito per le sue inchieste, è tutta la società civile a essere chiamata in causa. Perché senza informazione libera, non c’è consapevolezza. E senza consapevolezza, non c’è democrazia. Noi siamo per una democrazia piena e partecipata.

Nel nostro lavoro quotidiano, come Legambiente ci confrontiamo con temi complessi: abusi edilizi, inquinamento, consumo di suolo, infiltrazioni della criminalità nei processi economici e decisionali. Temi spesso ignorati o distorti, che trovano spazio solo grazie al coraggio di chi sceglie di indagare a fondo. Sigfrido Ranucci, attraverso Report, ha contribuito in modo determinante a portare alla luce molte di queste realtà, dando voce a chi è vittima di ingiustizie e restituendo alla collettività il diritto di sapere. Per questo oggi è nostro dovere sostenerlo con forza.

Il contesto in cui si inserisce questo episodio è purtroppo sempre più difficile. Un clima che rischia di far arretrare la qualità dell’informazione, indebolire le tutele e disincentivare le nuove generazioni dal praticare un giornalismo serio e impegnato.

La società civile non può restare a guardare. Difendere la libertà di stampa significa difendere ogni giorno il diritto a conoscere, a partecipare, a scegliere. Tutto questo significa prendere posizione, informarsi, sostenere chi lavora con onestà e rigore. Significa anche educare, a partire dalle scuole, al valore dell’informazione critica e della responsabilità collettiva.

Oggi, da Corato, vogliamo ribadire un messaggio chiaro: Sigfrido Ranucci non è solo. Non lo è agli occhi di chi crede nella giustizia, nella verità, nella democrazia. Non lo è per le centinaia di cittadini e cittadine che, anche nel nostro territorio, sanno quanto sia importante avere voci libere che non si lasciano zittire-conclude il presidente -

La nostra associazione continuerà a fare la sua parte, come sempre, nel difendere l’ambiente, la legalità e i diritti fondamentali. Tra questi, il diritto all’informazione occupa un posto centrale. Perché senza verità non può esserci cambiamento. E senza cambiamento, non può esserci futuro.”

H2oro_2025 attività per le scuole

OGGETTO: Campagna di sensibilizzazione
“H2Oro – In buone acque”
(Goal 6 Agenda 2030: Acqua pulita e accessibile a tutti)

Gentilissimi,

il progetto “H2Oro – In buone acque”, promosso da Legambiente Puglia con il contributo di Acquedotto Pugliese, nasce con l'obiettivo di raccontare, con semplicità e rigore scientifico, il tema dell’acqua, le sue proprietà e i suoi molteplici usi.

Come noto, l’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 richiama la necessità di garantire a tutti l’accesso a acqua pulita e sicura, strutture igienico-sanitarie adeguate e una gestione sostenibile delle risorse idriche.

Il progetto si articolerà in due fasi:

  1. Attività didattica in aula
  2. Visita guidata a un impianto di depurazione AQP

Attraverso lezioni frontali supportate da slide e video, affronteremo in modo chiaro e coinvolgente il profondo legame tra acqua e vita sulla Terra. Verranno analizzate le cause della crescente scarsità di acqua, le conseguenze ambientali e sociali, e le prospettive future.

Le slides illustreranno il “viaggio” dell’acqua: dal prelievo alla distribuzione, fino al trattamento negli impianti di depurazione, elementi fondamentali per la salute del Pianeta e dell’umanità.

I video arricchiranno il percorso didattico, offrendo spunti di riflessione e discussione.

La visita all’impianto di depurazione approfondirà tre aspetti fondamentali:

  • Apprendimento coinvolgente: un’esperienza pratica per comprendere meglio il ciclo dell’acqua e i concetti scientifici ad esso legati.
  • Consapevolezza ambientale: conoscere i processi di depurazione aiuta a sviluppare comportamenti più responsabili nella tutela delle risorse idriche.
  • Innovazione tecnologica: sarà possibile osservare da vicino le soluzioni tecnologiche adottate per garantire la qualità dell’acqua destinata alle nostre case.

Il progetto è rivolto alle interclassi IV e V della scuola primaria e alle classi I della scuola secondaria di I grado.

Gli incontri saranno tenuti da esperti di Legambiente con lezioni frontali per classe, o, dove possibile, per interclasse, da concordare in base alle esigenze logistiche delle scuole. Sarà necessario l’uso di LIM o Digital Board per la proiezione di materiali audiovisivi.

Il progetto “H2Oro” coinvolge numerosi istituti scolastici pugliesi.
Vi invitiamo pertanto a prendere contatto con il nostro referente regionale, Sig. Nanni Palmisano, mediante il circolo locale di Legambiente circolo A.Vassallo APS, per concordare le date degli incontri presso il vostro istituto.

Acquisire e consolidare le conoscenze corrette è fondamentale per rendere le giovani generazioni protagoniste del cambiamento e per riscoprire il senso di appartenenza e responsabilità verso il territorio e il Pianeta.

Legambiente è da sempre promotore di campagne di sensibilizzazione ambientale, mirate a proporre azioni concrete e coordinate. Anche il gesto più semplice può diventare una buona pratica per tutelare e salvaguardare il nostro ambiente.

Restiamo a disposizione per ogni ulteriore informazione e confidiamo nella vostra partecipazione attiva.

Cordiali saluti,
Il team di Legambiente Puglia e Corato.

 

Per contatti : Legambiente circolo A.Vassallo

 Piazza V.Emanule,23 70033 Corato (ogni martedì ore 20-21)

Cell.3490070730 whattsupp 3382155500 www.legambientecorato.it

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Emergenza idrica:quali soluzioni?

Emergenza idrica: quali soluzioni?

 

La Puglia è una delle regioni più ricche di risorse naturali, eppure si trova ad affrontare una crisi idrica senza precedenti.

Le piogge invernali da alcuni anni sono insufficienti a coprire il fabbisogno durante lunghi periodi di siccità, che ormai comprendono anche la primavera. Gli invasi, che dovevano compensare l'esigenza d'acqua, si vanno svuotando rapidamente.

La crisi tuttavia non è solo dovuta alla carenza di piogge e alle temperature che aumentano durante l'estate, ma anche alle carenze infrastrutturali per la raccolta e la distribuzione dell'acqua.

Come può essere risolta l'emergenza idrica? Quali sono le possibili soluzioni?

Ne parleremo a Corato il 30 giugno alle 19,00 in piazza Sedile con alcuni esperti del settore. 

Il circolo Legambiente circolo Angelo Vassallo darà il proprio contributo. 

A Sammichele alla scoperta del territorio barese

A Sammichele alla scoperta del territorio barese


Domenica 18 maggio il circolo di Legambiente Angelo Vassallo APS in collaborazione Il circolo Legambiente Quattromiglia Sammichele organizzano un’uscita naturalistica a Sammichele di Bari. La passeggiata, della durata di circa due ore, si muoverà dalla macchia di Sciuscio e nelle chiarie annesse, in un tratto della “Lama S. Giorgio”,che, dal 1997, è nell'elenco delle aree naturali protette.

La lama non è altro che un letto antichissimo scavato dal fiume nelle rocce e questa, in particolare, trova la sua origine nel monte Sannace (Gioia Del Colle) e attraversa i comuni di Sammichele, Turi, Rutigliano, Casamassima, Noicattaro e Triggiano.

Il solco erosivo è tra i più importanti della provincia di Bari. Il presidente del Circolo di Sammichele Giuseppe Taneburgo, responsabile agricoltura regionale di Legambiente Puglia,  guiderà i partecipanti anche nella descrizione della flora selvatica con un focus su quella di interesse etnobotanico, piante cioè tradizionalmente utilizzate dall’uomo per alimentarsi, per curarsi, in occasione di riti religiosi ed altro.

I posti sono estremamente limitati e sono con consumazione obbligatoria a fine percorso escursionistico, degustando la famosa zampina di Sammichele. I partecipanti dovranno prenotarsi telefonicamente partecipando con l’autovettura propria avendo conferma e prendendo appuntamento per il giorno convenuto. Si consiglia attrezzatura da trekking e car pooling.


“Faremo conoscere la parte sud dell’area metropolitana di Bari nella parte più autentica e naturalistica – esordisce il presidente Giuseppe Faretra – Tutto questo è stato possibile grazie alla rete dei circoli di Legambiente- conclude il presidente- conosceremo altri luoghi ed ambienti con altri volontari che condividono con noi lo stesso percorso.”

Per info whattup 3382155500 cell.3490070730 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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