L’ecomafia: un mostro dalle tante teste

La nostra regione deve stare molto attenta sulla questione ambientali. A tinte fosche esce la situazione ambientale della Puglia, secondo il dossier: “Ecomafia 2003” di Legambiente. Nella presentazione di questo documento a livello regionale sono intervenuti l’onorevole Paolo Russo, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti ed Enrico Fontana, giornalista, direttore della “Nuova ecologia”, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente.   Spesso gli organi d’informazione riempiono le pagine di scoperte di danni perpetrati all’ambiente da abusi edilizi, scempi del paesaggio, scarico illecito di rifiuti e liquami, quando ormai l’atto commesso ha già arrecato un danno all’ecosistema, gli equilibri sono stati già violentemente sconvolti.   I rappresentanti delle forze dell’ordine della guardia di Finanza Francesco Saverio Guarini, del Reparto Operativo dei carabinieri di Tutela Ambiente Antonio Menga, hanno evidenziato il ruolo dei propri reparti nella tutela del territorio e dei risultati finora conseguiti. Massimiliano Schiralli, presidente regionale della Legambiente Puglia, ha posto l’accento come il clima di “deregulation” a livello regionale e di norme di salvaguardia sostanziale rischiano di favorire e di pregiudicare un sempre precario sistema ambientale.   I magistrati della procura di Bari e Trani Roberto Rossi hanno parlato di quanto sia importante la tutela dell’ambiente e di come la giurisprudenza tende sempre più a depenalizzare . Si ha l’impressione di combattere con la fionda e la clava contro il sistema dell’illegalità sempre più sofisticato, più articolato.La criminalità organizzata, dei clan hanno “fiutato” l’affare dei rifiuti, la potenzialità lucrosa delle discariche abusive, per esempio, 599 in Puglia di cui 440 ancora attive. La caratteristica morfologica della Puglia la rendono particolarmente interessante: piana, ricca di cavità, con zone scarsamente antropizzate, come la Murgia. Inoltre, c’è un incremento del cemento che immerge la nostra regione con un incremento di oltre il venti percento.   Il dottor Michele Nardi, G.I.P. presso il tribunale di Trani, ha fatto riflettere come queste forme di criminalità ambientali hanno una forte ripercussione sull’uomo con varie forme di malattie. E’ fondamentale un’attenta vigilanza del territorio non solo da parte dei tutori dell’ordine e della sicurezza, o da inquirenti, ma soprattutto da parte di tutti i cittadini e dagli organi d’informazione, perché chi perpetra danni nei confronti dell’ambiente, non deve farla franca, non solo per ciò che ha compiuto.   Spesso i danni consumati si riverberano nell’ecosistema, possono entrare anche nei nostri piatti d’ignari ed incolpevoli consumatori. Giovanni Falcone e Giovanni Borsellino ci hanno detto che la mafia è nata con l’uomo e finirà con l’uomo, ma è compito della comunità democratica sorvegliare e sovrintendere gli interessi comuni e diffusi com’è, per eccellenza, l’ambiente.Crescono anche i maltrattamenti degli animali tramite le lotte clandestine dei cani, utili per un giro clandestino di scommesse, gli espianti abusivi degli ulivi secolari richiestissimi, insieme alle nostre famose “chianche” e la nostra pietra locale, in alcune zone del nord Italia.   Le cifre del rapporto “condannano” le nostre abitudini e i nostri stili di vita. Bisogna fare molto per l’ambiente, occorrono sì le leggi, è necessario che gli amministratori locali abbiano una particolare attenzione al territorio che gestiscono, ma un’attenta coscienza democratica dei cittadini ed una consapevolezza del bene comune, del patrimonio, non solo visto in un’ottica di patrimonio personale, ma come un interesse a cui tutti siamo legati potranno limitare i danni e le avarie forme d’attentati nei confronti dell’ambiente.

Festa dell'albero

Una piccola pianta che un giorno sarà un albero: un gesto piccolo, ma concreto per riqualificare aree urbane degradate e abbellire le aree verdi dei nostri quartieri, contribuendo nello stesso tempo a un grande progetto di solidarietà.

  Torna puntuale il prossimo 20 e 21 novembre, l’undicesima edizione della Festa dell’Albero di Legambiente, una giornata di “piantumazione collettiva” in cui scuole e Amministrazioni Comunali sono invitate a piantare piccole piantine di alloro nei propri parchi e giardini, richiamando così l’attenzione sull’importanza di boschi e foreste per l’uomo e per l’ambiente, ancor più nell’anno dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto: gli alberi infatti, catturando CO2 sono un vero e proprio polmone verde per la Terra, e in più difendono il suolo dai dissesti e regolano il ciclo dell’acqua.   La Festa è dedicata ai temi della tutela del patrimonio ambientale e ai bambini, destinatari principali degli spazi verdi cittadini.   Testimonial speciale di quest’iniziativa è l’alloro (laurus nobilis): una pianta sempreverde e spontanea, gradevole e profumata che può essere coltivata in vaso, sui balconi o a terra dove può raggiungere i 10 metri.   Per l’edizione di quest’anno, Legambiente sottolinea il tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dei bambini del mondo e affida alla Festa dell’Albero il compito di dare il via alla Settimana della Solidarietà a sostegno del progetto ‘Una scuola per ricominciare’.L’obiettivo è di raccogliere fondi da utilizzare per la costruzione di scuole nelle zone colpite dallo Tsunami e che ancora stentano a tornare alla normalità.   Così, domenica 20 novembre e lunedì 21 novembre, scuole, gruppi e singoli cittadini che vorranno piantumare alberi e piantine saranno i benvenuti a tutti gli appuntamenti fissati dai circoli di Legambiente. Giardini pubblici, piazze, viali, cortili scolastici e i terrazzi saranno abbelliti grazie al lavoro dei volontari che vorranno cimentarsi con vanga e annaffiatoio.   Oltre alle iniziative di piantumazione, saranno organizzati feste e punti di informazione nei luoghi che grandi e bambini abitano quotidianamente per promuovere azioni concrete per la salvaguardia del patrimonio arboreo.   In occasione della Festa, Legambiente distribuirà anche il “Manuale dell’Albero”, una guida pratica e divertente per conoscere e imparare ad amare il mondo degli alberi, la loro storia e i rischi cui sono sottoposti (incendi, deforestazione, perdita di biodiversità e la loro utilità). “Una festa dell’Albero dunque, quella del 2005, carica di molteplici significati – dice Francesco Tarantini, presidente regionale di Legambiente Puglia - perché con più alberi si può respirare meglio e combattere i cambiamenti climatici, si possono conquistare nuovi spazi per giocare, si possono scoprire nuove cose”. Per informazioni rivolgersi al Circolo di Corato

Puliamo il Mondo 2005

E’ il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.

Dal 1993, Legambiente ha il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabile lavoro di oltre 1.500 gruppi di "volontari dell'ambiente", che organizzano. Si è svolta, infatti, dal 23 al 25 settembre la più grande iniziativa di volontariato ambientale, portata in Italia da Legambiente a partire dal 1994 e conosciuta internazionalmente come Clean Up the World, un grande progetto nato nel 1989 a Sidney, in Australia, che coinvolge ogni anno circa 38 milioni di persone in oltre 120 Paesi. Puliamo il Mondo è giunta quest’anno alla sua dodicesima edizione e il motore della campagna è la partecipazione diretta dei cittadini in un'azione di pulizia allo stesso tempo concreta e simbolica: per recuperare molte aree dalla sporcizia e dal degrado in cui versano, ma anche per promuovere una gestione corretta , sostenibile ed efficiente dei rifiuti e una maggiore attenzione al territorio. Partendo dalle scuole,luogo di formazione del cittadino del futuro, è possibile educare i bambini e i ragazzi che un futuro migliore è possibile partendo da piccoli gesti concreti . l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine. A Corato dal 1993 la manifestazione mobilita le amministrazioni comunali, le scuole,e l’ASIPU,l’azienda locale che si occupa anche della pulizia della città. In Puglia quest’anno ben quarantuno centri  hanno aderito con la pulizia di vari siti ,aree periferiche, boschi,fondali marini. In modo particolare, le operazioni di pulizia si sono  svolte nella Grotta Cavone in contrada Murgetta Rossa a Spinazzola -Bari, una voragine profonda dove tra i molti rifiuti scaricati abusivamente c’erano ben venticinque carcasse di autovetture ed un camion telato.  A Porto Cesareo -Lecce i protagonisti di Puliamo il Mondo sono stati alcuni sommozzatori volontari, provenienti da tutta Italia, che si sono dati da fare per recuperare i rifiuti sommersi e per bonificare insenature e grotte marine. A Corato i ragazzi di varie scuole di ogni ordine e grado si sono impegnati a ripulire alcune aree della zona precollinare della Murgia coratina, in modo particolare, la pineta di Fungisterno e alcuni siti limitrofi. Molte volte, l’incuranza e l’inciviltà di alcuni cittadini mortificano i siti che potrebbero essere fruibili da parte di tutta la cittadinanza. L’evento con piccoli e semplici gesti intende far ripristinare quei luoghi. Inoltre Puliamo il Mondo è arrivata già lo scorso anno in Ghana dove Legambiente sta promuovendo in collaborazione con l' organizzazione non governativa italiana COSPE, l’associazione ghanese “Ghana Wildlife Society” e l'Assemblea di Distretto locale, un programma per la sperimentazione di un modello pilota di gestione integrata dei rifiuti nella città di Axim, capitale del distretto occidentale. La seconda edizione di Puliamo il mondo in Ghana è resa possibile anche grazie al contributo della Vice Presidenza della Provincia di Roma – Assessorato Tutela Ambientale e al Comune di Piccioli. Contemporaneamente, aderendo a Clean Up the World, in altri Paesi del mondo milioni di volontari hanno dato vita alla stessa iniziativa di pulizia del territorio, in Europa, in Africa e in Asia, nelle Americhe e in Oceania. Puliamo il Mondo è organizzata con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio, del Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, dell'Anci, dell'Upi, di Federparchi, di Fise Assoambiente, dell'Uncem, dell'Unep e della Rappresentanza a Milano della Commissione europea.

Marcia Gravina - Altamura 2005

Abbiamo raccolto alcune dichiarazioni di alcuni partecipanti, rappresentanti delle istituzioni, alla marcia Gravina – Altamura. Aldo Fusaro e Giuseppe Faretra, nel corso del corteo hanno registrato il pensiero, l’impegno delle istituzioni e di Legambiente per la promozione fattiva del parco Nazionale dell’Alta Murgia.

 

La redazione.

 

 

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Don Vitaliano della Sala

Che ruolo può avere il parco dell’Alta Murgia nei confronti della pace e della sostenibilità ambientale ?

 

La costruzione di un altro mondo,passa attraverso la protezione dell’ambiente.  Di fronte, al creato calpestato in tutti i modi. Proteggere un pezzo del territorio come il parco dell’Alta Murgia e renderlo fruibile , renderlo una risorsa sostenibile per la zona significa costruire la pace . Meglio il parco dell’Alta Murgia che le basi militari che le servitù militari. Sembra un discorso semplice, quasi scontato ,ma fa fatica ad affermarsi ,specie da chi governa i territori.

 

In che modo si può conciliare lo sviluppo compatibile di un territorio con la tutela dell’ambiente ?

Penso che tutelare l’ambiente sia la base dello sviluppo di un territorio . Quindi , i piani regolatori , i piani di sviluppo di zona devono passare attraverso la tutela del territorio. In tantissimi posti del nostro sud , si riescono a conciliare queste due cose. Questi due aspetti non sono in contraddizione tra loro , ma permettono piuttosto di essere da un lato protetti e dall’altro sviluppati.

 

Che ruolo hanno nel prossimo futuro le nostre periferie delle nostre città e del mondo, in genere?

 

Le periferie possono avere un ruolo di stimolo .  Sono i nostri sud. Spesso si pensa che le periferie del mondo siano l’Africa ,all’America latina… C’è un sud nel nostro nord che sono le periferie . Il futuro dell’Italia, delle nostre città , delle nostre metropoli passa attraverso il rispetto verso una vita dignitosa di chi abita . Altrimenti le periferie diventeranno sempre più ricettacolo di criminalità ,di tutto ciò che non aiuteranno le nostre città a svilupparsi.

 

Aldo: Può essere il messaggio cristiano anche un messaggio ambientalista ?

 

La prima pagina della Bibbia parla di un Dio che crea il mondo e la natura., poi, gli animali e l’uomo all’interno di questo ambiente. Tutto è armonicamente conciliato , si vive un’armonia , almeno per ora, per noi irraggiungibile , anche se è un punto di riferimento. Penso che essere cristiani, credere in un Dio creatore e Padre , credere in Gesù che vuole un altro mondo per noi , in cui vi sia giustizia e pace , passa per forza attraverso la protezione e la tutela dell’ambiente. Il mondo in cui l’ambiente viene protetto si vive in pace , in armonia tra di noi , con gli animali e con le piante . Questo sia il paradiso perduto , da un lato , ma penso che sia il paradiso che dobbiamo conquistarci e costruirci.

 

 

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