Le luci di Niamey





Le luci di Niamey

Riceviamo e pubblichiamo una testimonianza di padre Mauro Armanino-SMA-Società Missioni Africane.

Quelle che funzionano di più sono quelle delle farmacie. Lampeggiano a regolare intermittenza e rispttano i turni di chiusura festiva. Quelle dei semafori sono del tutto inaffidabili, soprattutto dopo aver costruito varie rotonde. Si sono sentiti sorpassati dal girare monotono delle macchine e delle moto. Solo al passaggio dei dromedari e degli asini si sentito sollevati e si distraggono un pò. I vigili hanno imparato la lezione e, di notte, usano torce elettriche per dirimere il traffico nelle quattro direzioni degli incroci più importanti della città di Niamey. Le luci lungo le strade, malgrado gli sforzi della municipalità sono irregolari e financo clandestine. Per lunghi tratti ci si abitua al loro tenuo e rassicurante chiarore poi, di colpo, spariscono lasciando gli occhi orfani di luce. L’idea di innestare i lampioni delle strade principali coi pannelli solari è a dir poco luminosa. Un investimento che non tiene conto della manutenzione, della polvere di sabbia che tutto coordina e sistema a dovere. Non ci sono per adesso quelle di Natale. A parte qualche pudico distributore della francese TOTAL quelle di qualche ostello per visitatori notturni. Le luci più affidabili sono, come c’era da aspettarsi, quelle dei fari delle macchine, solitamente sregolati. Tra quelle di posizione,fari e abbaglianti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Alcuni vecchi camion che portano legna la scelta l’hanno fatta: hanno tolto i fari e sperano che i vigili abbiano terminato il turno per passare indisturbati. La visita tecnica è sempre accomodabile a seconda di chi controlla i documenti. Nei quartieri periferici della città si bruciano le immondizie e passano carretti per l’ultimo trasloco notturno. Le luci dei cellulari e delle TV nei cortili ricordano la globalizzazione e antiche tradizioni conviviali. La stella che all’epoca guidava i tre re magi è rimasta impigliata nei fili spinati che detengono i sogni. Le luci che ancora resistono sono custodite nelle borse dei migranti. Gli ultimi spacciatori di speranze.

Mauro Armanino, Niamey, natale 2018

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