Interramento Elettrodotto: perchè il progetto non va avanti





PERCHÉ NON VA AVANTI  IL PROGETTO DI INTERRAMENTO DELL’ELETTRODOTTO VIA PRENESTINA/VIA MASSARENTI  

Dopo l’incontro  dei Comitati con il Sindaco, mercoledì 29 novembre 2006  - alcune riflessioni (amare):   1.            Il Sindaco ha risposto a tutti i nostri quesiti, dimostrando, naturalmente con le “carte” alla mano, che l’Amministrazione continua ad avere l’intenzione di risolvere il problema dell’interramento dell’elettrodotto. 2.            Ha inoltre dimostrato che ritardi e disguidi sono dovuti alla macchinosità di Enti pubblici come l’ENEL TERNA, che, per es., non è stata ancora in grado di inviare al comune di Corato un “progetto operativo” di interramento della linea ad alta tensione, nonostante che il comune abbia messo a disposizione la somma di 24.000 Euro. 3.            Ha infine messo in evidenza come la prospettiva di soluzione che l’ENEL offre (interramento o spostamento delle linee elettriche in otto/dieci anni) superi, da un punto di vista del finanziamento, qualsiasi bilancio e ogni tentativo di  ricerca di fondi di cui un comune come Corato possa essere capace. 4.            Il metodo dell’Amministrazione è raffinatamente politico:  rende visibili i passi fatti, afferma di aver fatto tutto quanto è nella sua competenza, dà quindi  a istanze superiori le responsabilità del blocco del progetto rinvia a poteri “forti”, alla burocrazia e ai grandi burocrati che intralciano o che lavorano a tempi lunghi, anzi lunghissimi per la messa in opera di un progetto, quando sente “il fiato addosso” dei cittadini o di un comitato.   Allora ci chiediamo:   a)            C’è un interesse vero alla tutela della salute dei cittadini e soprattutto dei ragazzi e ragazze del Liceo e degli insegnanti?   b)            Alla domanda cruciale, perché il Comune sta facendo costruire su Via Prenestina case per gli anziani ad una distanza ravvicinata ai tralicci dell’alta tensione di 150mila volt, disattendendo così la NORMATIVA DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO  (Strasburgo , 8. 3. 2005) che obbliga tutti gli Stati membri a vigilare che sia tutelata la salute delle popolazioni residenti,  assicurando che gli elettrodotti non superino comunque un valore di emissione di 0,2 / 0,5 Microtesla,  che non si costruisca quindi  là dove c’è un impatto elettromagnetico che superi questi valori, come è appunto tutta la zona attraversata dalle linee ad alta tensione di Via Prenestina / Via Massarenti, non c’è stata nessuna risposta soddisfacente! Per noi è inconcepibile che un comune, che confessi di voler tutelare la salute dei cittadini, permetta che venga data la licenza di costruzione, sapendo benissimo del rischio in cui vivranno gli ultimi anni di vita i nostri concittadini.   c)            Di fronte a questa situazione è urgente che i COMITATI PER L’INTERRAMENTO DELL’ELETTRODOTTO si diano una struttura più forte, più giuridica, per  porsi con più efficacia come interlocutori di questa Amministrazione, per  fare pressione perché si arrivi finalmente alla soluzione del problema. È necessario, inoltre,  che la gente prenda  veramente coscienza di voler tutelarsi la salute e soprattutto di voler tutelare la salute dei bambini e dei ragazzi delle scuole.  Per cui è necessario che soprattutto il Liceo classico, che si trova proprio a ridosso di un traliccio ad alta tensione da 150 mila Volt, gli INSEGNANTI, i GENITORI e gli ALUNNI si facciano carico di questo problema e comincino a lottare.     Comitati per la difesa contro l’elettrodotto Via Predestina/Via Massarenti

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