Agricoltura e cambiamento climatico un incontro per conoscere le evoluzioni in corso

Agricoltura e cambiamento climatico un incontro per conoscere le evoluzioni in corso
La cooperativa Terra Maiorum e Legambiente circolo Angelo Vassallo organizzano un convegno sul tema.


I cambiamenti climatici stanno modificando gli ecosistemi e quindi le relazioni tra gli esseri viventi. Il circolo Legambiente Angelo Vassallo ha promosso una serie di incontri tematici sul tema su alcuni aspetti, insieme alla Cooperativa Terra Maiorum organizzano il convegno “ Agricoltura e cambiamento climatico” il prossimo 15 maggio presso la sala Aldo Moro della Cooperativa alle ore 16.


La manifestazione rientra nel programma del centocinquantenario dalla fondazione della Cooperativa.


Interverranno: Pino Caldara, perito agrario, presidente della Cooperativa, Giuseppe Scarpa , dottore in Scienze Forestali, Tommaso Loiodice, presidente Unapol, Giuseppe Taneburgo, responsabile agricoltura Legambiente Puglia, Ettore Zucaro, presidente del collegio dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Bari, Giuseppe Faretra, presidente Legambiente circolo Angelo Vassallo Corato, modera: Stefania Leo, giornalista. L’evento rientra nel Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, tra gli oltre 600 eventi organizzati da varie istituzioni in tutta Italia, è stato accreditato dagli ordini dei periti agrari e dei giornalisti con quattro crediti non deontologici.

 


“Nei prossimi decenni l’agricoltura dovrà affrontare enormi sfide, esordisce il presidente Giuseppe Faretra di Legambiente Corato- tra cui garantire la sicurezza alimentare per una popolazione mondiale di 10-11 miliardi di persone -stime ONU, World Population Prospect, 2022, rispondere ad una aumentata richiesta di prodotti di origine vegetale e preservare la biodiversità a fronte di condizioni produttive in continuo mutamento e sempre più instabili. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change -IPCC, i cambiamenti climatici osservati negli ultimi 150 anni sono la conseguenza dell’aumento della concentrazione di gas serra, continua il presidente, dovuto alle emissioni di natura antropica. Attualmente la concentrazione globale di diossido di carbonio -il principale gas serra- è circa il 50% in più rispetto ai livelli preindustriali dal 1750 e la temperatura media globale è aumentata di 1,1 °C rispetto al 1880. Questa situazione ha comportato una rapida escalation di fenomeni estremi quali ondate di calore, siccità, grandine e violente precipitazioni, sempre più evidenti, ma anche a degrado del suolo, riduzione della biodiversità e alterazione degli ecosistemi. Si stima – continua il presidente Faretra- che il maggiore incremento delle temperature medie e degli eventi estremi avverrà proprio in Europa centrale e meridionale e nelle zone Mediterranee -IPPC. L’agenzia europea dell'ambiente -SEE- prevede che i cambiamenti climatici potrebbero ridurre il valore dell'agricoltura europea del 16% entro il 2050 a causa della maggiore siccità e precipitazioni e la produzione dei Paesi del Mediterraneo potrebbe scendere dell’80% entro il 2100. Nel corso del convegno, si farà riferimento a piante ed insetti alieni con riferimento alla Xylella che si sono ambientati nel nostro ecosistema e di come cercare di ridurre gli eventi climatici impattanti. Infine- conclude il presidente Giuseppe Faretra- si farà riferimento al giornalismo scientifico che si occupa di cambiamenti climatici e agricoltura deve affrontare sfide come la disinformazione e la semplificazione estrema delle informazioni. L’evento risponde agli obiettivi dell’Agenda 2030: Consumo e produzioni responsabili goal 12; Lotta contro il cambiamento climatico goal 13; Vita sulla terra goal 15. ”

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