Randagismo: che fare?

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La presenza di cani randagi è un fenomeno che si nota di più nel corso del periodo estivo , quando è possibile stare di più fuori casa e svolgere attività all’aperto. Talvolta, specie a tarda ora si possono notare piccoli branchi di cani randagi meticci che nottetempo entrano nel centro urbano per cercare di trovare qualcosa da mangiare nei pressi dei vari cassonetti di immondizia. Qualche volta si avvicinano alle fontane e bevono l’acqua che si può prendere …. L’incedere del branco nel silenzio notturno a passo felpato si sente come un eco quasi silenzioso . Anche i gesti dei cani hanno un significato. I cani drizzano i peli del dorso quando sono certi che si accosti un rivale. I cani abbaiano, ringhiano e ululano. Esprimono i loro sentimenti con il linguaggio del corpo. Un cane scodinzola per far capire che è contento di vederti. Mostrare i denti è segno di aggressività, mentre le orecchie abbassate e il pelo dritto indicano che il cane è nervoso e ha paura. Sicuramente il randagismo è un fenomeno altalenante ,non costante che si incentra dal numero dei cani presenti nel territorio e dalla possibilità o meno di approvvigionamento di cibo o scarti di cucina. E’ un problema di civiltà e di responsabilità dei cittadini per aumentare la qualità di vita nella nostra città. L’abbandono del proprio animale per andare in ferie o per l’impossibilità di una corretta gestione rappresenta un chiaro segno di inciviltà, di carenza di sensibilità, di rispetto della natura e della biodiversità. Può rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità nel caso un cane attraversa all’improvviso la strada, può diventare causa di un incidente automobilistico. Sono stati calcolati almeno quarantacinquemila incidenti stradali all’anno a causa dei cani che incautamente attraversano le varie arterie stradali. Incrementa i costi socioeconomici per cercare di risolvere la problematica, non solo con la creazione di canili e di strutture idonee ,ma è necessario attuare delle politiche che possano prevenire e risolvere il fenomeno. Per le comunità locali è stato calcolato che un cane costa mediamente al giorno all’interno di un canile dai tre ai sette euro. Abbandonare un cane è un reato punito dalla legge 189/04 . La legge n 281/2001 ha istituito l’anagrafe canina con un apposito registro ed inserendo un microchip sottocutaneo con le informazioni dell’animale e del suo padrone. Secondo una notizia dell’ANSA del 11/07/2007 in Italia vengono abbandonati sessanta mila cani solamente nel periodo estivo. In questo periodo c’è una proposta di legge bipartizan al parlamento ,dopo alcune denuncie shock di canili lager dove i cani accalappiati venivano tenuti in condizioni indegne ,di dare un tetto al numero dei cani presenti alle strutture adeguatamente organizzate fino ad un massimo di duecento. Il Ministro della Salute nel 2001 ha dichiarato 816.610 cani in Italia ed oltre un milione di gatti. La sfida dell’ambientalismo del futuro è incentrato sul promuovere forme di civiltà sostenibili, che incoraggino anche l’affido temporaneo di un amico a quattro zampe ,della creazione anche di spazi urbani in cui i cittadini possano portare il proprio cane per fare una passeggiata, i propri bisogni e ,poi, smaltire correttamente i ricci prodotti dagli stessi animali,ma anche favorire nuove forme di impiego degli amici a quattro zampe sostenendo la pet therapy.   I visitatori del sito al quesito: "Secondo te, in città esiste o meno il problema del randagismo?" si sono espressi nel seguente modo: Non è sempre presente 50,4 %; Purtroppo ,è un problema presente 47,5%; Non sussiste 1,9 %.