Festa dell'albero 2008

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Festa dell'Albero 2008

Istruzioni per l'uso per le istituzioni

Il prossimo 21 si festeggerà la Festa dell'Albero. Suggeriamo una serie di piste per sviluppare una serie di attività per articolare nel proprio istituto la Festa dell'Albero con poesie ,motti e quant'altro per articolare un percorso educativo. Il circolo cittadino di Legambiente,quanto prima, articolerà una serie di attività per promuovere l'evento. Per saperne di più clicca il seguente link:  http://www.legambiente.it/contenuti/campagne/festa-dellalbero    Lettura consigliata :   L'Uomo che Piantava gli Alberi di Jean Giono   Prezzo € 10,00 Salani Editore Libro - Pagine 52 Formato: 13x19   Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta "come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione".   Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane.   Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future.  Per saperne di più vai alla nostra scheda sul libro: https://www.legambientecorato.it/index.php/notizie/318-l%27uomo-che-piantava-gli-alberi     Altre poesie e brevi racconti da utilizzare per l'occasione: L'albero meraviglioso   Nel giardino di Dove non si sa c'è un albero meraviglioso privo di foglie, ma colmo di frutti saporiti che sbocciano già canditi stupendi nei colori e di squisitissimi sapori. Un albero che a nessun altro somiglia, qui sta la meraviglia. Con tanti deliziosi zuccherini fragole, lamponi, limoncini, spicchi d'arancia, rosse ciliegine, prugnette verdi che sanno di mentine; e, per completare la delizia, il tronco e i rami son di liquerizia. E un albero nano, a portata di mano, con un gatto di cioccolato per guardiano ed un cagnette di zucchero filato che fa la guardia al gatto di cioccolato. Però è permesso cogliere, toccare od anche solamente di assaggiare quei frutti che maturano in eterno: sia primavera, estate, autunno o inverno. L'unico inconveniente è che nessun conosce esattamente dove sia per davvero quest'albero mistero. Se vi tenta, parlatene a papà: forse conosce la località. Ma se nemmeno lui la può indicare bisognerà, purtroppo, rinunciare.     Albero   Albero, amico mio, la musica degli uccellini non ti pesa ed il vento ti sfoglia con dita che non si vedono. Albero, sei come me, ascolti la voce del silenzio, agiti le foglie come mani che tremano nel vento. Albero, amico mio, tu guardi il cielo come io lo guardo e il sole danza tra i rami gioia degli uccellini.           Albero in fiore   E dove li tenevi alberino lucente i fiori che ora levi e non pesano niente? Eri, a gennaio, brullo, la neve ti vestì. Stamani, al primo frullo, il capo ti fiorì.       I doni dell'albero Tu ci doni non soltanto la gradita ombra sotto il sole rovente non soltanto la fresca chiazza di verde nel convulso traffico cittadino non soltanto l'umido alito nell'aria polverosa non soltanto...   Tu ci doni un richiamo una rivelazione: come la vita si sviluppa attingendo acqua e cibo dalla terra e va verso la luce attraversando gli strati dell'oscurità come la vita cresce sfidando neve e brina e solleva un lembo di cielo bacia le nuvole colorate e guarda verso il sole. (Jin Janfan)       La luce in bagno       Un cane fa la pipì ai piedi di un albero di Natale acceso. Alza il muso e pensa: "Finalmente hanno messo la luce in bagno".     Un gruppo di tartarughe       Un gruppo di tartarughe parte per un pic nic e dopo due mesi raggiunge un bel prato. Mentre preparano per il pranzo si accorgono di aver dimenticato di prendere l'apribottiglie. Una di loro dice: "Non preoccupatevi, torno io a casa a prendere l'apribottiglie. Però voi dovete promettere di non cominciare a mangiare fino al mio ritorno!". Le altre tartarughe promettono e si siedono buone, buone ad aspettare. Passano due mesi, poi quattro, poi sei, un anno e la tartaruga non torna. Le amiche affamate, non ce la fanno più e decidono di cominciare a mangiare un pacchettino di patatine. Ma non appena stanno per aprirlo salta fuori da dietro un albero la tartaruga che si era allontanata e dice: "Eh, no! Se fate così non vado a prendere l'apribottiglie!!!".           Ho una donna con tante bellezze,anno per anno le taglio le trecce;Sempre legata ad un albero sta;spesso la testa girare mi fa.  Risposta la vite e il vino         Ho un orologio che batte le oreNon ha le lancette e quadrante non ha,vive tra i rami di un albero in fioree, se si ferma, morire mi fa. Risposta: Il cuore     Filastrocca dell'albero Sabrina Giarratana       Albero abbraccio e respiro del mondo Strade radici che arrivano in fondo Chissà da dove arriva il tuo suono Suono che parla di un cuore buono Chissà da dove arriva il tuo canto Canto di foglie, che vibra d’incanto Mentre ti ascolto, ti parlo e ti penso E il mio discorso diventa denso: Tieniti stretto a questa terra Cresci più libero che in una serra Afferra il cielo, portalo a noi Tendi i tuoi sogni più in alto che puoi E se qualcuno ti vuole strappare Tu vienimi a chiamare.     Filastrocca per una foglia       Ecco un po' d'ombra tutta per me, mi sdraio, m'addormento sotto di te; son tese le tue braccia con costanza, fluttuando come in una infinita danza. Vorrei poterti dire riposati un po', ma cambiare la natura proprio non si può. Sei un albero maestoso, grande, robusto e rigoglioso, tante foglie ti fanno compagnia, per un'annetto e poi vanno via; ecco ne una che se ne va volteggiando s'allontana un po' triste salutando, s'addormenta sopra una panchina, di lì a poco la raccoglie una bambina, e al suo risveglio scopre con emozione di far parte di una bella collezione. Foglie di tante forme e colori, rosse, verdi, gialle e arancioni, tutte con tanto di descrizione, etichetta e classificazione. Questa è la storia di una fogliolina che un dì raccolse una bella bambina.     L'albero       Albero, albero, che cosa dici quando sussurri, quando stormisci? Ai tuoi amici, pieno di premura offri ombra, riparo, frescura.   Ci dai la frutta buona da mangiare e il tronco per la casa da abitare.   Le foglie rosse che in autunno perdi in primavera son germogli verdi.   Ogni mattina tu saluti il giorno, il sole, il cielo e le nuvole intorno   Ogni notte corteggi fra i tuoi rami la bianca luna fino all'indomani.   E se nel buio scherzi con la brezza il tuo stormire è come una carezza   che ninna lieve il bimbo addormentato. Albero, che cosa hai raccontato?       La nicchia del picchio       Nel tronco di un albero il buffo picchio in un sol rosicchio si è fatto un nicchio con l'aiuto di un mazzapicchio.   Il simpatico animaletto in questo suo buchetto sta tutto solo, soletto.   Ma quando scoppia il temporale e il fulmine risale il picchio sta nel suo "monolocale" rannicchiato come fanno le cicale.   Intanto infuria l'uragano e il tuono romba e brontola assai lontano.   Nel nido sicuro e asciutto il picchio si rifugia, e ogni tanto sulla soglia ad indagar indugia.       Per fare una filastrocca di Luigi Grossi       Per fare una filastrocca assai bella, ci vuole molta besciamella? Lo zucchero o il sale? No basta il nome di un animale, di un albero o di un fiore, e poi li metti assieme con amore. Voglio provarci piano piano: "Platano, garofano, fagiano, quercia, riccio, tulipano, rosa, scoiattolo, tiglio, volpe, faggio, giglio, falco, ciclamino, pino". Alberi, animali e fiori. Non è tra le filastrocche migliori?     Uccellino       In cima a un albero c'è un uccellino di nuovo genere ... che sia un bambino? Felice e libero saluta il sole canta, s'arrampica fa quel che vuole. Ma inesorabile il tempo vola: le foglie cadono ... si torna a scuola!     L’ulivo e il contadino Era sempre lì, l’immenso antenato dei viventi un antico ulivo che coi suoi rami contorti sorreggeva il cielo. Al sol di maggio il contadino  raccoglieva con le sue mani terrose le sue bacche verdi, il cappello di paglia sul capo…. Il suo cuore Si sparpagliava nel vento Quando seduto sotto l’albero Ammirava il campo E ricordava momenti felici Sotto la sua ombra . L’amore nasceva Sul suo volto antico. Sotto l’ulivo ritornava a ridere Il bambino d’un tempo.     Federico Garcia Lorca        Il campo           di ulivi s'apre e si chiude           come un ventaglio. Sull'oliveto           c' un cielo sommerso e una pioggia scura           di freddi astri. Tremano giunco e penombra           sulla riva del fiume. S'increspa il vento grigio.           Gli ulivi sono carichi           di gridi. Uno stormo           d'uccelli prigionieri che agitano lunghissime           code nel buio.                     ("Paesaggio")   L'OLIVO BENEDETTO   …..   Un piccolo ramo d'olivo è ancora umido e vivo   come una fronda novella;   pieghevole come un giunco;   fresco così che le foglie   odorano, più che alle nari,   d'amarognolo al palato,   come l'olio appena torchiato.   Chi sa da quale adunco pennuto fu colto stamani!   Era di primo giorno forse, e perciò, vedi!   Conserva ancora   su di sé quel pallore d'alba, allorchè   la luna mattutina svanisce nel cielo di perla.