Il Tempo di ritorno a Eco-visioni: Riflessioni sulla crisi climatica e il nostro futuro

 

Il Tempo di ritorno a Eco-visioni: Riflessioni sulla crisi climatica e il nostro futuro

Il Circolo di Corato in prima linea

Si conclude il ciclo Eco-visioni di Legambiente con un evento di grande impatto, che pone al centro il delicato tema del cambiamento climatico. Il prossimo 23 luglio, alle ore 20.00, in Piazza Vittorio Emanuele, si terrà la presentazione del libro “Tempo di ritorno” di Ferdinando Cotugno, pubblicato da Guanda. Un’occasione per riflettere, con un linguaggio potente e personale, sulla crisi climatica e sulle sue catastrofi sempre più ravvicinate, ma anche sul viaggio interiore dell'autore nel passato della sua famiglia, che diventa simbolo di un’intera epoca.

L’autore dialogherà con Stefania Leo, giornalista, e Annamaria Fiore, economista e segretario di Legambiente Corato. Il libro affronta la crisi climatica e le sue catastrofi sempre più ravvicinate, ma anche il viaggio personale dell’autore nella storia della sua famiglia, tra passato e presente.

 

"Tempo di ritorno": la crisi climatica e la storia di una famiglia

Il concetto di “tempo di ritorno” viene generalmente utilizzato in statistica per indicare la probabilità che un evento estremo, come un'alluvione o un terremoto, si ripresenti dopo un determinato periodo. Tuttavia, nel libro di Cotugno, questo concetto si allarga e assume una dimensione più ampia. La crisi climatica, con i suoi eventi devastanti che sembrano accadere con una frequenza sempre maggiore, ha trasformato la nostra società in una “società post-traumatica di massa”, come afferma l'autore. La paura del prossimo disastro, che potrebbe colpirci in qualsiasi momento, è ormai parte integrante delle nostre vite quotidiane.

Ma “Tempo di ritorno” non è solo una riflessione sulla crisi ambientale. Il libro è anche il viaggio personale dell’autore nella storia della sua famiglia, che diventa il riflesso di una nazione segnata dall'industrializzazione e dall'uso dei combustibili fossili. Il nonno di Cotugno lavorava all’Italsider, il padre era camionista, mentre la madre, passando dagli studi umanistici, si è dedicata alla gestione di una ditta di trasporti. Una storia che si svolge nella zona industriale di Napoli, una terra simbolo dell'epoca del carbone e del gasolio, che ora sembra raccontare l’intero percorso dell’Italia dal dopoguerra ad oggi.

 

Due generazioni a confronto: il passato e il presente

Nel libro, le vicende di due generazioni si intrecciano: quella dei padri, che hanno lottato per uscire dalla povertà e costruire una vita migliore, e quella dei figli, che hanno ereditato quel benessere e si ritrovano a vivere in un mondo in crisi. La narrazione di Cotugno si fa simbolo di una riflessione più grande: quanto le scelte di ieri abbiano determinato il nostro presente, e quanto oggi dobbiamo fare per cercare di invertire la rotta prima che sia troppo tardi.

Secondo Cotugno, riconoscere il nostro coinvolgimento nelle cause dell’inabitabilità futura della Terra è il primo passo verso la rivoluzione ecologica. Come dice l’autore, “l’ecologia è l’amore di chi non ha alternative”. E, in effetti, l’essere umano non ha altra casa da cui fuggire. Se distruggiamo la Terra, la nostra specie sarà destinata a soccombere. Altre forme di vita si adatteranno e prospereranno, ma noi, esseri umani, non avremo un altro posto dove andare.

Un libro che invita a riflettere e ad agire

Il “Tempo di ritorno” di Ferdinando Cotugno è un invito a guardarsi allo specchio, a riconoscere le nostre responsabilità e a pensare a come le nostre azioni quotidiane possano essere parte della soluzione o, al contrario, parte del problema. Non si tratta solo di prendere coscienza della crisi climatica, ma anche di affrontarla in maniera concreta, partendo dalla nostra storia personale e collettiva.

Il libro si inserisce in un contesto più ampio, dove l'autore cerca di mostrare come le scelte individuali siano interconnesse a quelle globali. La storia della sua famiglia, che ha vissuto a stretto contatto con l'industria del carbone e del gasolio, diventa metafora di un’intera generazione che, senza saperlo, ha contribuito a costruire il mondo che ora deve affrontare le sue stesse contraddizioni.

Un segnale di coinvolgimento e speranza

La rassegna Eco-visioni, che si conclude con questo incontro, ha voluto lanciare un segnale di partecipazione e consapevolezza, portando alla luce tematiche di fondamentale importanza per il nostro futuro. Legambiente, con il suo impegno costante, ha voluto rendere ogni cittadino protagonista del cambiamento, invitandolo a riflettere e a impegnarsi per un mondo più giusto e più sostenibile.

"Con questa piccola rassegna, abbiamo voluto dare un segnale che tutti siamo coinvolti nella difesa della libertà e dell’ambiente", afferma il presidente del Circolo di Legambiente Giuseppe Faretra. "Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, ai soci di Legambiente, dell’Avis, a Teresa Leo, Giovanni Capurso e Vincenzo Catalano, che hanno contribuito con il loro impegno e la loro passione."

L'incontro del 23 luglio con Ferdinando Cotugno e la presentazione di “Tempo di ritorno” non sarà solo un’occasione per discutere della crisi climatica, ma anche un'opportunità per riflettere sul nostro ruolo in essa. Non c’è più tempo da perdere: è necessario agire, prima che il “tempo di ritorno” sia scaduto per sempre.”