Pannelli solari: il futuro

  • Stampa




A fondo pagina il "Bando Puglia per i pannelli solari". L 'Italia è vincolata a realizzare un’ azione di questo genere dagli accordi stipulati a Kyoto in merito all'abbattimento dei gas-serra. In particolare, la legislazione energetica nazionale disciplina che ciascuna società fornitrice d'energia elettrica debba generare una percentuale di energia per mezzo d'impianti ad energia rinnovabile (idroelettrico, eolico, fotovoltaico, geotermico). Per questa ragione, gli enti gestori sarebbero interessati alla realizzazione di impianti che contribuirebbero alla produzione della percentuale di energia pulita che per legge sono tenuti a fornire. In media per un impianto monofamiliare il costo va da circa 2250 € a 3000 €, ammortizzabili in circa 3-4 anni, mentre la vita dello scaldacqua solare si può indicare in 15-20 anni, con costi di manutenzione annuali dell'ordine del 2% del costo iniziale dell'impianto, necessari per la manutenzione ed il controllo di spie e centraline. Bisogna altresì ricordare che uno scaldabagno tradizionale (elettrico o a metano) non si ripaga mai, perché il costo della bolletta c'è sempre, mentre l'energia solare, dopo aver recuperato i soldi spesi, non costa nulla. Per le seconde case al mare, con ottima insolazione e tariffa elettrica più cara, l'impianto solare è ancora più conveniente. Il risparmio medio annuale per un impianto di 3 m2 di superficie captante per il consumo di una famiglia tipo di 4 persone abitante in una località dell'Italia centrale, rispetto ad uno scaldacqua elettrico o a metano risulta essere:   RISPARMI E RIDUZIONI Risparmio in elettricità o gas + Risparmio economico= Riduzione emissioni SCALDABAGNO ELETTRICO2800 kWh/anno 430,00 €/anno 2.56 t di CO2/anno SCALDABAGNO A GAS350 m3/anno 230,00 €/anno 2.01 t di CO2/anno. Il programma sarà regolato negli anni in modo da tener conto sia dei risultati ottenuti che dell'andamento del mercato. Installare i pannelli solari termici è una scelta privata. Ogni proprietario di un'immobile può valutare l'installazione dei collettori solari e farsi quattro calcoli sul vantaggio economico che ne conseguirà. Una scelta privata che sgrava però lo Stato dalla dipendenza energetica e riduce l'importazione del gas o di petrolio. L'uso dei pannelli solari termici riduce anche le spese pubbliche sanitarie o ambientali per riparare i danni provocati l'inquinamento. E' pertanto razionale che lo Stato incentivi l'acquisto dei pannelli solari con contributi di sostegno e defiscalizzazioni della spesa privata. Uno degli obiettivi è infatti quello di realizzare un volano al settore fotovoltaico tale da attivare nuove economie di scala,compatibili con l’ambiente e conseguenti riduzioni dei costi e di ammortamenti. La diffusione dei sistemi fotovoltaici  permette la creazione di un mercato non più di nicchia (alimentazione di utenze isolate), ma  svilupperebbe le imprese nazionali di grandi dimensioni, con effetti occupazionali significativi e a basso impatto ambientale con una fonte energetica pulita. Sull'esempio di simili interventi realizzati in Germania e Giappone, il Piano consiste nel finanziamento di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica pubblica. Al programma potranno accedere soggetti pubblici e privati (incluse le imprese).   Struttura dell’impianto Il campo fotovoltaico produce energia elettrica sotto forma di tensione e corrente continua. È  fondamentale  che, tra i moduli fotovoltaici e la rete, sia presente un dispositivo (inverter) che trasformi l'energia in forma di tensione alternata di 230 V (monofase) o 400 V (trifase). Gli inverter di connessione a rete sono dispositivi in grado di garantire che l'energia elettrica immessa in rete sia tale da rispettare le "finestre" di tensione e frequenza richieste dal sistema distributivo. Inoltre devono evitare il cosiddetto funzionamento "in isola", che avviene quando l'inverter continua a funzionare in assenza di tensione di rete, creando una situazione pericolosa. La delibera 224/00 dell'autorità per l'energia ed il gas ha stabilito che l'impianto deve loperare in regime di interscambio con la rete distributiva: nelle ore diurne l'utenza utilizzerà direttamente l'energia elettrica prodotta dal proprio impianto, e nel caso in cui l'impianto solare dovesse produrre più energia di quella richiesta, il surplus sarà immesso in rete. Durante la notte o in caso di illuminazione insufficiente, oppure quando l'utenza richieda più energia di quella erogabile dall'impianto, allora si attingerà  dalla rete l'energia elettrica necessaria. In pratica è come se la rete si comportasse come un accumulo d'energia di capacità infinita. Pertanto,chiunque disponga di un tetto con un'adeguata insolazione è oggi in grado di rendersi energeticamente autonomo. Lo stesso discorso si potrà applicare ovviamente a edifici pubblici, uffici, capannoni commerciali ed industriali, alberghi e strutture ricettive, percorrendo così una strada che altri paesi hanno imboccato da diversi anni con grandissimi benefici. L'energia elettrica prodotta da fonte fotovoltaica ha delle caratteristiche che la rendono sicuramente interessante sia rispetto ad altre sorgenti di energia rinnovabile che in assoluto. L'impatto sull'ambiente è praticamente nullo: da circa trent'anni non è più vera la voce, dura a morire, che un modulo fotovoltaico richieda per essere prodotto più energia di quanta ne produrrà durante l'intera sua vita operativa. Inoltre, banalmente, produrre energia in prossimità dell'utilizzo evita perdite di trasporto e distribuzione. Infine i moduli possono essere utilizzati anche come elementi architettonici, in luogo di tegole o vetri nelle facciate, per cui in definitiva il costo di un sistema fotovoltaico può essere considerato per l'edificio un costo evitato. La tecnologia fotovoltaica è matura per un lancio economico su larga scala, alla stregua del solare termico che - dati i costi contenuti e l'elevata efficienza. E’ importante investire al momento della ristrutturazione della propria abitazione una somma adeguata con una valutazione della fattibilità e delle esigenze energetiche degli utenti . Nazioni del nord Europa da anni utilizzano questa fonte energetica Minor inquinamento. In Europa 5.600.000 m2 di pannelli solari hanno consentito nel 1994 di produrre 2.6 TWh di energia e di evitare l'immissione nell'atmosfera di 1.8 milioni tonnellate di CO2, ad utilizzare meno combustibili fossili o provenienti da carbone o petrolio( che aumenta continuamente…..).  Il minor inquinamento dell'ambiente ed il risparmio energetico che si ottiene utilizzando l'energia solare rappresentano vantaggi per tutta la collettività, la cui valutazione è lasciata alla sensibilità individuale di ciascuno. In Italia e nel Mondo. Nel mondo oggigiorno sono presenti circa 30.000.000 m2 di pannelli solari, di cui circa 5.600.000 m2 in Europa. Nel nostro continente il mercato dei pannelli solari, il 40% del mercato mondiale e l'85% di quello europeo, è sviluppato soprattutto nei paesi a minore insolazione del Nord Europa e in quelli del basso Mediterraneo. Questo per merito sia di particolari politiche di incentivo statali (in Olanda il governo mette a disposizione 4.000.000 di Euro sia per incentivare l'installazione dei pannelli che per finanziare l'attività di ricerca e sviluppo) che dalla maggiore sensibilità ambientale di tali popolazioni. L'aumento del tasso di crescita, che per i prossimi anni si prevede superiore al 25%, creerà circa 70.000 nuovi posti di lavoro qualificati solo in Austria, Germania e Grecia. In Italia attualmente, nonostante le favorevoli condizioni ambientali  dovuta a una buona solarità , sono installati solo 176.000 m2 di pannelli solari (contro i 2.000.000 m2 della vicina Grecia) con una media di 4 m2 di pannelli solari ogni 1000 abitanti (contro 1 m2 per abitante a Cipro) con volumi di vendita di 12.000 m2 annui (contro i 185.000 m2 annui della Germania). Questo è poi un dato mediato sull'intero territorio nazionale e non tiene conto del fatto che le aree di effettivo sviluppo sono concentrate in poche regioni, come il Trentino ed in particolare la provincia di Bolzano, dove si concentra circa il 30% dell'intero volume di attività del settore. Tuttavia le previsioni di crescita portano a pensare che per i prossimi anni si possa arrivare ad installare sull'intero territorio nazionale circa 100.000 m2 di pannelli all'annoIl pannello solare serve a catturare l'energia che giunge dal Sole sulla Terra e ad utilizzarla per produrre acqua calda ad una temperatura che può raggiungere anche 60 -70°C. L'acqua calda prodotta, accumulata in un apposito serbatoio, potrà essere utilizzata per gli usi sanitari di casa, come pure per riscaldare le piscine o servire le esigenze di alberghi, scuole, camping, impianti di balneazione, ecc. Nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 60 del 21 aprile 2005 è pubblicata la Determinazione dirigenziale n. 177 del 14 aprile 2005: “POR Puglia 2000-2006. Asse prioritario I "Risorse naturali" - FESR Misura 1.9 - Azione D).   Approvazione Bando regionale diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici di cui alla D.G.R. n.460/2005”. Il bando disciplina le procedure per la concessione ed erogazione di un contributo pubblico in conto capitale, nella misura massima del 50% del costo di investimento ammesso -Iva esclusa- per la realizzazione di impianti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura. Possono essere ammessi al contributo esclusivamente gli interventi di installazione di impianti solari termici fissi, secondo i requisiti prescritti e avviati successivamente alla presentazione della domanda di contributo. Possono presentare istanza tutte le imprese che risultino proprietarie o esercitino un diritto reale o di godimento sul complesso edilizio cui si riferisce l’intervento. Le istanze, in bollo, corredate dalla documentazione richiesta e redatte sulla base del modello allegato al bando, dovranno essere inviate esclusivamente per posta raccomandata, con avviso di ricevimento, a: Regione Puglia- Assessorato Industria Commercio Artigianato Attività Produttive ed Energia- Settore Industria ed Energia- Corso Sonnino, 177-70121 Bari a partire dal 21 maggio 2005 ed entro e non oltre il 20 giugno 2005. Ogni busta deve riportare la dicitura: “Domanda di contributo per impianto solare termico” e deve riferirsi ad un solo impianto e un solo beneficiario. Per informazioni di dettaglio è possibile rivolgersi presso il Settore Industria, C.so Sonnino 177- 70121 Bari al responsabile della misura: P.I. Francesco De Grandi (Tel.0805406946) e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .   INCENTIVI FISCALI: - Sgravio del 36% dell'IRPEF per le ristrutturazioni edilizie: chi effettua nell'edificio e/o nella abitazione in cui abita o possiede, tra gli altri, interventi di risparmio energetico e utilizza le fonti rinnovabili di energia, può detrarre dall'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) il 36 % del valore globale dell'investimento. Il tetto di spesa detraibile dall'IRPEF è pari 48.000 €. - IVA ridotta al 10% per l'acquisto dei pannelli: per l'acquisto di pannelli solari termici e fotovoltaici (e dei materiali edili in genere) rimane in essere la riduzione dell'Iva dal 20 % al 10% .   - Incentivi pubblici una-tantum: periodicamente vengono banditi degli incentivi pubblici che finanziano in conto capitale l'installazione di impianti solari.   Di seguito il bando in formato pdf:   Per saperne di più: http://www.lngs.infn.it/../ http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_10934.html http://www.vivoscuola.it/us/rsigpp3202/solare/nostropannello. hhttp://www.vivoscuola.it/us/rsigpp3202/solare/dueesercizi1.  htmthttp://www.consumatori.it/edilizia/edil_03_05_01.htm http://www.puntoenergia.com/../ http://eol.eolica.tv/printarticle79.html http://www.scuole.piemonte.it/../ http://www.rete.toscana.it/../.pdf http://www.minambiente.it/../