Fai la raccolta differenziata?





I rifiuti sono uno dei problemi delle nostre città.

I problemi molto spesso sorgono dalla raccolta allo smaltimento, quando un oggetto o un materiale hanno finito di svolgere il compito o il suo ciclo di vita, per il quale è stato creato o perde la sua funzionalità viene chiamato rifiuto.   La legislazione in materia di regolamentazione delle attività relative ai rifiuti, sia essi urbani, speciali o tossico nocive, suggerisce una prima definizione: per rifiuto si intende qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi.   Negli ultimi 15-20 anni in Italia, come quasi in tutta l’Europa, la produzione dei rifiuti è andata sempre incrementandosi fino a raddoppiare rispetto al passato in modo proporzionale in base all’aumento del tenore di vita. A questo, si sta cercando di produrre una serie di provvedimenti legislativi che negli intenti avrebbero aiutato a risolvere il problema, trovando il modo più proficuo di stoccare i rifiuti senza  pericoli per l’ambiente.   Con la legge 475/88 della Comunità Economica Europea si sono dati gli elementi essenziali per la gestione degli RSU, obbligando i Comuni alla raccolta differenziata e istituendo dei Consorzi Obbligatori che dovevano provvedere alla raccolta e al riciclo del 50% di quanto recuperato dei seguenti materiali: vetro, carta, metalli, plastiche, poliaccoppiati, batterie ed oli esausti. Attualmente in Italia il 90% dei rifiuti solidi urbani finisce in discarica, il 6% viene incenerito, ed il 4% viene riciclato. Attualmente, è in vigore il Decreto del Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi, che introduce dei cambiamenti sostanziali in materia.   Il Decreto stabilisce che  oltre a provvedere alla riduzione del volume, peso e pericolosità dei rifiuti (soprattutto per quanto riguarda contenitori e imballaggi) è necessaria la quantità di quelli recuperati con la raccolta differenziata e il loro riciclo. Il concetto è quello di recuperare il più possibile il  potenziale energetico contenuto nel rifiuto non del tutto recuperabile. Infine, ma solo infine, ciò che resta potrà essere portato in discariche ambientalmente sicure.   Un ruolo fondamentale per la diffusione della Raccolta Differenziata sul territorio nazionale è affidato a Regioni,  Province e Comuni, secondo un itinerario ben preciso: inserimento della strategia nei piani regionali e provinciali di gestione dei rifiuti, adeguamento dei regolamenti comunali e attivazione concreta del servizio sul territorio.   L'industria può contribuire a risolvere il problema progettando prodotti che siano costruiti, venduti ed eventualmente smaltiti in modo tale che si generi la minor quantità di rifiuti e di inquinamento. Possono adottare una serie di strategie per raggiungere ciò.   Sostituendo i materiali dannosi per l'ambiente con dei materiali a tutela dell'ambiente Prodotti che non arrecano danno al nostro ambiente .Progettando prodotti durevoli nel tempo, prodotti che durano a lungo. Producendo prodotti che siano più facilmente mantenuti o riparati o prodotti semplici da riparare .Progettando prodotti atti al riutilizzo e al riciclaggio, utilizzando materiali che possano essere riciclati o impiegati in nuovi prodotti. L'Unione europea ha un'etichetta per identificare nei negozi la merce avente un impatto minimo sull'ambiente, chiamata etichetta ecologica.   I prodotti ricevono l'etichetta ecologica solo se sono il più possibile a tutela dell'ambiente durante tutto il loro ciclo di vita (produzione, vendita, uso e smaltimento), riducendo: - l'uso di risorse naturali e di energia; - le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel terreno; - lo smaltimento dei rifiuti; - la rumorosità e gli effetti sugli ecosistemi.   Riciclare una tonnellata di giornali blocca il rilascio di 2,5 tonnellate di anidride carbonica nell'atmosfera e salva 17 alberi, tre iarde cubi di territorio e energia sufficiente a riscaldare una casa di media grandezza per sei mesi! Riciclare l'alluminio contribuisce a risparmiare il 95 % dell'energia necessaria a produrre le lattine in primo luogo ed evita che ulteriori tonnellate di anidride carbonica vengano rilasciate nell'atmosfera.   L’esito del sondaggio è stato il seguente. I coratini votanti si sono espressi nel seguente modo: il  41.9%  qualche volta pone i rifiuti nei vari contenitori; il  40.7%  dice che fa la raccolta differenziata; il  17.2% non la fa.     Nella nostra città l’ASIPU il 1° e 3° Giovedì di ogni mese dalle 07:00 alle 12:30. I rifiuti ingombranti devono essere resi disponibili al piano stradale per il prelievo oppure possono essere conferiti gratuitamente presso la sede operativa dell'Azienda in S.V. Mangilli nei giorni feriali nella fascia oraria 07:00 - 12:30   SI* NO* Elettrodomestici in genere Materassi, cuscini, divani, poltrone Pneumatici Rifiuti provenienti da piccole ristrutturazioni domestiche (tapparelle, infissi…) Lastre di vetro intere e specchi Damigiane Grosse taniche Reti per letti Mobili vecchi Materiale edile Residui industriali e agricoli nocivi Verde Bidoni tossici * dati Asipu.it       La Raccolta Differenziata nell'anno 2005 ha raggiunto una percentuale pari al 14,92% sul totale dei rsu. Un ruolo fondamentale nella raccolta differenziata è stato dato dall'Isola Ecologica di via Sant'Elìa, che ha inciso per il 2,04% sul totale della RD. L’impegno è da parte di tutti è ad una maggiore assunzione di responsabilità per poter migliorare l’ambiente.

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