Presentazione di ''Americane Avventurose''

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Giovedì 3 aprile alle ore 20.00 in libreria Anima Mundi

Cristina De Stefano con il suo “Americane Avventurose” edito da Adelphi.  

Iniziativa promossa dalla Regione Puglia in collaborazione col Presidio del Libro di  Corato e con la Libreria Anima Mundi .      

CRISTINA DE STEFANO “AMERICANE AVVENTUROSE” Ed. Adelphi Giovedì 3 aprile 2008  ore 20.00, Libreria Anima Mundi, Via Di Vittorio n.32   Sarà presente l’autrice e per l’occasione la Libreria Anima Mundi ospiterà una mostra  della fotografa Sara Vernice Corrispondente Elle Cristina De Stefano quando era bambina sognava di scrivere il seguito di Via col vento e ci lavorava seriamente. Non ce l'ha fatta, ma ha comunque finito per occuparsi di libri. Ne parla ogni mese su Elle e ne scrive di suoi,  l'ultimo, una galleria di storie femminili  Americane avventurose. Vive a Parigi con un marito, due figli e un gatto. Sulla soglia di questo libro troviamo la grande fotografa Berenice Abbott che per festeggiare il diploma di liceo si fa tagliare i capelli alla maschietta: «Appena caddero a terra mi sentii più leggera e più libera». Un gesto inaugurale, che potrebbe essere l'emblema di ciascuna delle storie qui narrate. Anche nel dolore che attraversano, infatti, e nelle battaglie che devono sostenere, anche nei momenti più oscuri, queste venti «americane avventurose» mantengono uno stile che ha la grazia della leggerezza e una certa affascinante insolenza nel dichiararsi. Ed è con una leggerezza svagata e insieme con un occhio acutissimo che Cristina De Stefano ricostruisce le loro vite turbolente: grazie a lei scopriamo (o riscopriamo) la grande, infelice attrice nera Dorothy Dandridge e la poetessa Hilda Doolittle, primo amore di Ezra Pound; la leader del movimento per il controllo delle nascite Margaret Sanger e Dorothy Parker, la donna più divertente che mai abbia scritto su un giornale americano; Slim Keith, che inventò un certo tipo di eleganza, e Lee Miller, che fu memorabile modella e poi altrettanto memorabile fotografa; e ancora Amelia Earhart, donna pilota, incarnazione perfetta dell'eroina americana, e Anne Sexton, la poetessa folle, e Kay Swift, musa e collaboratrice di George Gershwin – e la più strepitosa cattiva ragazza del cinema americano: Mae West. Incontri folgoranti e scandalosi intrecci sentimentali, infanzie dorate e adolescenze desolate, amori travolgenti e matrimoni burrascosi, successi fulminei e altrettanto fulminee cadute – e sullo sfondo la storia tumultuosa del XX secolo. Alla fine si ha l'impressione che, a qualsiasi attività si dedichi, l'«americana avventurosa» del secolo ventesimo sia un tipo antropologico ben definito, che non smette di affascinare.