Un Natale tra pace, Solidarietà e sviluppo

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Siamo oramai giunti alla fine dell’anno solare ed è l’occasione per fare alcune considerazioni, per far conoscere un consultivo delle attività svolte all’interno dell’associazione. Sicuramente tre avvenimenti hanno animato a tempo pieno i soci ed hanno dato l’opportunità, nel nostro piccolo, di avere un contatto con la cittadinanza e le istituzioni.   “Puliamo il mondo” a settembre ha visto la partecipazione di milleseicento alunni e studenti di ogni ordine e grado ,sono state ripulite alcune aree prospicienti al centro urbano ed alcune zone extraurbane; “la festa dell’albero” ha promosso l’uso sostenibile delle essenze arboree all’interno dell’ecosistema urbano e nelle sue prossimità; un momento di riflessione all’interno dell’associazione è stato il primo congresso del circolo.   E’ stata l’ occasione per ripensare l’organizzazione e la struttura del circolo, valutare le priorità ambientali a livello locale, un momento di crescita in una prospettiva evolutiva del circolo. E’ stata la circostanza del passaggio della presidenza del circolo da Francesco Tarantini, fondatore storico del circolo cittadino di Legambiente, passato alla presidenza del comitato pugliese,ad Aldo Fusaro.    In questo periodo di attraversamento tra il duemilasei e il nuovo anno, il maggiore auspicio per  la nostra città è di vivere questo tempo di speranze e di azioni positive. L’idea di ambiente è un articolato reticolo di azioni, di attività e di comportamenti che possono avere compiti ed atti positivi.   Sono necessarie delle nostre scelte singole ed individuali per produrre effetti virtuali globali. Partendo da piccoli gesti come fare la raccolta differenziata,utilizzare con raziocinio le autovetture, introdurre elettrodomestici nuovi almeno di classe A,AA o A+ ,non lasciare gli elettrodomestici in stand by, quando non sono utilizzati, controllare periodicamente l’efficienza del proprio impianto gas di riscaldamento della propria abitazione.   E’ necessario, poi, operare verso una cultura di pace concreta, non solo basata sull’assenza di conflitti, ma incentrata sull’incontro e il dialogo, l’ascolto e la negoziazione ,il riconoscere di un bisogno di percorrere una strada in comune avendo come compagni di strada le differenze e il dialogo. E’ importante portare la cultura del Natale fatta di questi gesti. Probabilmente andrebbero rispolverati alcuni termini con il loro significato.   Etica della responsabilità- Jean Paul Sartre ricollegandosi ad Heiddeger affermava che l’uomo ha una sua responsabilità etica nelle scelte politiche e sociali del suo tempo. In questo deve crescere la nostra comunità locale a tutti i livelli.   Ambiente come casa per tutti ,dove poter vivere non solo nel rispetto di percorsi della tutela,non visto come un vincolo che impedisce forme di “sviluppo”,ma valutando ,vivendo secondo natura, proteggendo l'ambiente, difendendo il futuro... Sappiamo tutti ormai di essere giunti ad un punto di non ritorno; i segnali sono percepibili.   Catastrofi naturali e provocate dall'uomo, alluvioni, sconvolgimenti climatici, aria irrespirabile, acqua pericolosamente sempre più inquinata, ci danno il senso di quello che in realtà è stato capace di produrre l'uomo nella sua frenetica ricerca di un presunto benessere o per giustificare un falso progresso; quello stesso progresso in nome del quale si sono compiuti e reiterati i più efferati crimini a scapito dei più deboli (esseri umani e non).   Anche attraverso l’enciclica Centesimus annus, l’orizzonte ecologico si estende ad altri fattori quali: «Il fenomeno del consumismo, stili di vita illeciti e dannosi per la salute fisica e spirituale, necessità e urgenza di una grande opera educativa e culturale che comprenda l’educazione dei consumatori ad un uso responsabile del loro potere di scelta, la scelta di investire il proprio denaro in un settore produttivo piuttosto che in un altro (scelta morale e culturale), la questione ecologica con la salvaguardia delle condizioni morali di un’autentica “ecologia umana”, il dovere per l’intera società di difendere i beni collettivi».   L’augurio migliore è di  puntare al nostro impegno personale e diretto: “I Care” era il motto di don Milani; in inglese, mi interessa, mi voglio impegnare. Dovrebbe essere il nostro motto alla tutela dell’ambiente: non si può vivere l’impegno ambientale solo con il senso di simpatia o a semplici, momentanei atti emotivi, ma,tutto questo deve essere sostenuto da una serie di azioni chiare, fatte di scelte compatibili, di rinunce, non siamo solo incettatori di risorse, di crescita personale anche a livello informativo, è importante crescere del senso civico, di impegno verso gli altri, questo è anche fare ecologia nella prassi quotidiana.   Oggi le scelte sono più che mai difficili, a questo punto non ci resta che sperare e cercare di salvare il salvabile; anche se alcuni remano contro...   Auguri a tutti noi….. Per un buon 2007…..