Anniversario Kyoto

  • Stampa




                                                              16 febbraio 2012 Oggi scade il Protocollo di Kyoto   Il 16 febbraio è diventata una data molto importante per il movimento ambientalista in quanto ricorre il 6° anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto la cui scadenza fu fissata proprio per il 2012; infatti, è da quest’anno che gli stati firmatari cominceranno a pagare le sanzione per non aver raggiunto gli obiettivi di riduzione dei gas serra fissati dal Protocollo. Il documento ha avuto una strana storia, sottoscritto da ben 168 Paesi di tutto il mondo, è entrato in vigore solo nel 2005 quando la Russia ha deciso di ratificarlo facendo raggiungere la quota minima prevista per far scattare il meccanismo di vincolatività previsto nel protocollo. Mai ratificato dagli Stati Uniti, è stato il primo documento della storia che ha messo in relazione il fenomeno dei cambiamenti climatici con le emissioni di gas serra, imponendo in questo modo una riflessione globale sul modello di sviluppo occidentale a cui si deve attribuire senza ombra di dubbio la responsabilità di tale fenomeno. Tutte le politiche che si sono succedute in questi anni hanno sempre fatto riferimento a Kyoto al quale, per quanto riguarda l’Europa, si è aggiunta anche la Direttiva del 20-20-20 che seguendo la scia del Protocollo impone ai  Paesi Membri dei vincoli più stringenti. E' previsto che i paesi in via di sviluppo , sono esenti dal rispetto del protocollo. E’ un provvedimento sbagliato, perchè bisognava insistere su queste nazioni ad assumere un atteggiamento più virtuoso nel rispetto dell'ambiente e non perpetrare i nostri errori. Anche perchè queste sono nazioni popolose, ma il mio dubbio è anche quello che le grandi multinazionali si sono potute trasferire impiantando macchinari vecchi che in Occidente non avrebbero potuto produrre. I governi che si sono succeduti in questi anni poco hanno fatto in riferimento al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto tant’è che negli anni anziché ridurre le emissioni di fatto queste sono aumentate. Solo negli ultimi anni, grazie allo straordinario sviluppo delle rinnovabili, l’Italia è riuscita a compensare il suo livello di emissioni, rimanendo però ancora in ritardo riguardo il raggiungimento degli obiettivi, esponendoci quindi a pesanti sanzioni previste nel meccanismo del Protocollo. Noi vogliamo ricordare questo giorno invitando tutti ad una riflessione sul fatto che la lotta ai cambiamenti climatici parte dal cambiamento dei nostri stili di vita ed invitando le istituzioni a investire in politiche di efficienza energetica, di sviluppo delle rinnovabili e di riduzione delle emissioni, puntando su almeno quattro azioni che riteniamo estremamente importanti, soprattutto quando sono partecipate e condivise dai cittadini: - sviluppo delle rinnovabili sugli edifici pubblici; - incentivi alla mobilità ciclabile, ma non con queste piste ciclabili che si sono rilevate inutili; - miglioramento della qualità edilizia dei nostri edifici; - favorire politiche di sviluppo del verde urbano attraverso la piantumazione di alberi.     Il direttivo del circolo Legambiente “Angelo Vassallo”-Corato.   Corato, 15 febbraio 2012