Legambiente, circolo di Corato: le prospettive del futuro

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Gli ultimi mesi hanno rappresentato un momento di riflessione all’interno del circolo locale per rielaborare un rinnovato percorso da condividere all’interno dell’associazione ed anche nella stessa città. La Legambiente cittadina ha  celebrato lo scorso ottobre l’ultimo congresso cittadino e con esso ha verificato una nuova strategia per poter essere più vicina alla città senza dover perdere la propria identità e la propria cultura associativa.   Negli ultimi anni è notevolmente aumentata, in Italia, l'attenzione per il fenomeno dell'attivismo civico, che si esprime in una molteplicità di esperienze e di forme (volontariato, associazionismo, movimenti, imprese sociali, iniziative di riforma professionale). Nella nostra società, sotto i nostri occhi stanno avvenendo dei processi in corso, come ad esempio, la riforma del welfare, la liberalizzazione dei servizi, il federalismo che attribuiscono nuove e crescenti responsabilità a questo mondo composto da cittadini impegnati nella dimensione quotidiana della vita pubblica per la tutela dei diritti, per la cura e lo sviluppo dei beni comuni.   A questa nuova attenzione e a queste nuove responsabilità, però, non trova riscontro un adeguato sistema di conoscenze e di strumenti a disposizione della cittadinanza attiva e dei cittadini  per operare o utili a chi è interessato a comprenderla meglio, per collaborare o per interloquire con essa. I volontari sono chiamati a vivere la propria esperienza in modo coerente con i valori e i principi che fondano l’agire volontario. La dimensione dell’essere è per il volontario ancora più importante di quella del fare.   I volontari nell’esercitare il diritto-dovere di cittadinanza costituiscono un patrimonio umano, culturale ed ambientale da promuovere e da valorizzare, sia da parte delle istituzioni che delle organizzazioni che li impegnano. Pertanto, esse devono rispettarne lo spirito, le modalità operative, l’autonomia organizzativa e la creatività. I volontari di Legambiente svolgono i loro compiti con competenza, responsabilità, valorizzazione del lavoro di équipe e dell’ accettazione di una verifica costante del proprio operato.   Essi garantiscono, nei limiti della propria disponibilità, continuità di impegno e portano a compimento le azioni e le campagne intraprese in piena libertà. I volontari riconoscono, rispettano e difendono la dignità delle persone e dell’ ambiente che incontrano e si impegnano a mantenere una totale riservatezza rispetto alle informazioni ed alle situazioni di cui vengono a conoscenza. Nella relazione di aiuto essi attuano un accompagnamento riservato e discreto, non impositivo, reciprocamente arricchente, disponibile ad affiancare l’altro senza volerlo condizionare o sostituirvisi.   I volontari valorizzano la capacità di ciascuno di essere attivo e responsabile protagonista della propria storia, seguendo i fini che hanno i loro capisaldi nel rispetto delle diversità, nella promozione di un futuro sostenibile, di attività umane che facciano dell’ ecologia un perno fondamentale.   Secondo dati recenti ISTAT riguardanti l’ambito del volontariato, si nota il forte radicamento delle organizzazioni nelle regioni settentrionali, anche se negli anni aumentano in misura relativamente più accentuata le unità presenti nel Mezzogiorno; la prevalenza relativa di piccole dimensioni organizzative, sia in termini di volontari attivi che di risorse economiche disponibili; la maggiore presenza, tra i volontari, di uomini, di persone in età compresa tra i 30 e i 54 anni, diplomate e occupate; la concentrazione relativa di unità nei settori della sanità e dell’assistenza sociale, anche se cresce nel tempo il numero di quelle che operano in settori meno “tradizionali”; la crescita del numero di organizzazioni che hanno utenti diretti e, conseguentemente, l’aumento del numero di coloro che si rivolgono ad esse per soddisfare le loro esigenze.   Il circolo cittadino è in linea nella presenza dei volontari con i dati nazionali. Questo aspetto può preoccupare la prospettiva dell’associazionismo, visto che attualmente non ci sarebbe una adeguata integrazione di fasce di età e di una congrua presenza del sesso femminile. Il sondaggio è stata una consultazione non statistica per sapere su quali campi di azione i cittadini solleciterebbero “il cigno” coratino. Le azioni e le attività di una associazione di volontariato sono tutte importanti per la crescita di una cittadinanza attiva e culturalmente consapevole delle scelte più adeguate per l’ecosistema urbano.   I visitatori del sito al quesito “Secondo te, quali possono essere le attività ambientali a cui la Legambiente, circolo di Corato, si può maggiormente dedicare?” si sono espressi nel seguente modo:   Le varie campagne di sensibilizzazione (es. Puliamo il Mondo, la Festa dell'Albero...)  17.8%  L'elettrosmog  17.8%  I rifiuti e la raccolta differenziata  16.0%  Azione socioculturale (Es. convegni, conferenze, dibattiti...)  14.2%  Attività nel campo della comunicazione (es. Sito Internet)  12.5%  Programmazione di attività sostenibili (es. agricoltura biologica, tutele della flora e della fauna...)  10.7%  Denuncie di abusi ambientali  10.7%      Giuseppe Faretra