Lettera a Lo Stradone

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Nell‘edizione di giugno 2004, pag. 41,  LO STRADONE pubblica un  articolo dal titolo «Elettrosmog. Ovvero, come tenere i cittadini “sotto tensione”, sottoscritto dalle "Guardie Giurate per l'Ambiente "».

 

Nell‘articolo si sostiene

  1. che l‘elettrosmog non esiste e che quindi non esiste nessun impatto ambientale negativo sulla salute dei cittadini proveniente da Elettrodotti, Antenne e Ripetitori. Tutto ciò è  una pura invenzione dei gruppi ambientalisti;
  2. che voler interrare l‘elettrodotto di Via Predestina / Via Massarenti è una stoltezza;
  3. che il solo richiedere, sulla base del principio di precauzione nei riguardi della salute dei cittadini, l‘interramento di detto elettrodotto, contravviene alla Legge, per cui Legambiente, Comitato, Amministrazione Comunale, Assessorato all‘Ambiente dovrebbero essere denunciati per “Procurato allarme presso l‘Autorità” (Art. 658 del Codice penale),  per il quale delitto è prevista una pena di 6 mesi di galera.
 

 

Corato, 20 luglio 2004

 

Comitato per la Difesa dall‘Elettrodotto

 

Alla c.a. del Direttore de

LO STRADONE

Don Gino De Palma

 

 

Lettera aperta a  LO STRADONE

Egregio Direttore,

 

ci sembra doveroso prendere posizione nei riguardi dell‘articolo delle "Guardie Giurate per l'Ambiente" uscito sull‘ultimo numero del Suo giornale con il titolo: Elettrosmog. Ovvero, come tenere i cittadini “sotto tensione”.

 

Esprimiamo innnanzitutto il nostro vivo rammarico che il Suo giornale si sia fatto veicolo di un attacco cosi palesamente plateale ed abbia dato spazio ad una polemica di bassa lega nei riguardi di cittadini impegnati da anni, sulla base del volontariato,  in un‘opera di sensibilizzazione per i problemi ed i rischi di un ambiente che viene di giorno in giorno sempre più bistrattato e maltrattato da ognuno di noi.

 

Inoltre l‘articolo, bagatellizzando e ridicolizzando i rischi realmente esistenti nel nostro ambiente per la salute dei cittadini, rappresenta un‘amara stonatura nella concezione e nella tradizione del Suo giornale, sempre attento ai veri problemi del territorio ed ai bisogni dei cittadini di Corato.

 

L‘articolo delle  "Guardie Giurate per l'Ambiente" è una scopiazzatura  mediocre di recensioni ed articoletti apparsi in Internet a suffragio ed a spiegazione delle tesi sostenute da un certo  Prof. Battaglia, per altro un professore molto discusso nell‘ambito della comunità scientifica italiana,  nel suo libro: “Elettrosmog. Un‘emergenza creata ad arte”.

 

L‘aggressività con cui questo Professore di fisica ha intrapreso e conduce la sua “battaglia” contro coloro che si pongono il problema dell‘impatto ambientale della tecnica e delle nuove tecnologie,  - che, purtroppo,  possono contare su una insaziabilità cieca, su un consumismo indiscriminato della gente -, desta seria preoccupazione.

 

La campagna pubblicistica di questo Professore è comprensibile alla luce dei  seguenti dati, che parlano da se stessi e rivelano l'orientamento e gli interessi di parte del professore:

 

1.  L‘insistenza sulla negazione assoluta di effetti nocivi per la salute dei cittadini dei campi elettromagnetici è sospetta: il professore di fisica nega che nella nostra società e nel nostro ambiente ci siano fattori e fonti di pericolo per la salute dei cittadini:

-         Le centrali atomiche sono una necessità. Mentre le altre nazioni europee le stanno smantellando, il Professore si augura che queste vengano costruite quanto prima in Italia.

-         Nell‘effetto serra noi non abbiamo nessuna colpa, lo spreco di energia, che noi insensatamente stiamo operando,  non c‘entra.

-         I cibi trasgenici (OGM) sono una benedizione per l‘umanità.

-         La telefonia cellulare, i ripetitori di telefonia mobile, le antenne di ogni tipo, i ripetitori sulle nostre case sono assolutamente innocui, non avendo alcun effetto di rilevanza sanitaria.

 

2.  Gli argomenti del libro,  a cui si riferiscono le "Guardie Giurate per l'Ambiente",  sono  unilaterali: tutti gli scritti del Prof. Battaglia (anche il libro in questione è una raccolta di questi) non si fondano su articoli scientifici, né,  tantomeno, su ricerche personali, ma solo sul rapporto di una commissione dell‘associazione dei fisici americani ("American Physical Society"), che non è un istituto scientifico, ma appunto un‘associazione professionale con i suoi particolari interessi.

Il Prof. Battaglia che accusa i politici di non informarsi, sembra disconoscere quanto pubblicato in ben 119 studi scientifici sull‘argomento, come sembra disconoscere i risultati di una recente analisi di studi epidemiologici fatti in vari paesi europei, negli Stati Uniti ed in Canada, che dimostrano un‘associazione statistica piuttosto coerente tra un raddoppio del rischio di leucemia infantile e campi magnetici di intensità superiore a 0,4 microTesla.
I risultati di quest‘analisi sono stati pubblicati dal British Journal of Cancer, le conclusioni sono state condivise dall‘"Angenzia internazionale per la ricerca sul cancro" (IARC) ed hanno contribuito a determinare l‘inserimento, da parte delll‘"Organizzazione mondiale della Sanità" (OMS) dei campi elettromagnetici nell‘elenco dei possibili cancerogeni.

 

3.  La polemica pubblicistica che ne deriva è faziosa: il prof. Franco Battaglia  non tiene in nessuna considerazione i seguenti fatti, e cioè:

 

a)    La raccomandazione proposta dalla Commissione europea (1998/268), assunta poi dal Consiglio europeo (1999/519),  che mette in evidenza  i “dati epidemiologici sul rischio di tumore conseguente all‘esposizione a frequenze estremamente basse, tra le persone che vivono vicino a linee di trasmissione ad alta tensione”. 

 

b)    La raccomandazione dell‘OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita) sull‘applicazione del principio precauzionale, cosi formulato ed approvato nella Conferenza di Rio nel 1992: “Ove vi siano dubbi di rischio di danno grave e irreversibile, l‘assenza di certezza scientifica non deve impedire che si adottino misure, anche non a costo zero, atte ad evitare il degrado ambientale". Tale principio non è altro che un atto di modestia: “Gli esseri umani si rendono conto dell‘inadeguatezza della scienza a fornire certezze assolute e quindi si assumono la responsabilita di agire per proteggersi da rischi gravi anche in assenza del conforto di una dimostrazione incontrovertibile”.  Proprio questo  principio di modestia e moderazione viene con inaudita arroganza negato e ridicolizzato dal prof. Battaglia. Una benchè minima formulazione di  modestia è del tutto assente sia nel suo libro  come pure nelle argomentazioni scopiazzate delle "Guardie Giurate per l'Ambiente" nell‘articolo de "Lo Stradone".

 

c)     La ricerca della “Lega italiana contro i tumori”, che sconfessa il decreto con cui il governo italiano ha innalzato la soglia tollerata da 0,5 a 10 microTesla  e nella quale si legge: “Sembra ragionevole concentrare gli interventi preventivi a carattere cautelativo relativamente ai soggetti maggiormente esposti, indicativamente a livelli superiori a 0,5 microTesla. A questa fascia della popolazione infantile, per la quale alcuni studi recenti hanno confermato un eccesso di leucemia, appare importante dedicare ulteriore ricerca e sorveglianza epidemiologica ”.

 

Nell‘articolo delle "Guardie Giurate per l'Ambiente" non solo vengono ripetuti in una maniera stucchevole i “non argomenti del prof. Battaglia”,  ma

-         vengono avanzate illazioni: “Vogliamo capire esattamente dove porti o abbia portato il fenomeno dell‘elettrosmog...Se sia un problema di impatto estetico dei tralicci, di tutela della salute, oppure sia solo uno squallido e tristissimo modo per ‘stoccare‘ e raccogliere voti (o, peggio, denaro) ”. A chi si riferiscono?

-         e fatte minacce:  “...stiamo valutando se ci siano i presupposti per informare l‘Autorita Giudiziaria, considerato che l‘art. 658 del Codice Penale prescrive che chi suscita un Procurato allarme presso l‘Autorita, cioe annunzia pericoli inesistenti, e punibile con la pena dell‘arresto fino a sei mesi”.

 

… Ci si consenta qui di prendere un po' di aria… prima  di continuare.

 

A questo punto ci chiediamo: Ma le "Guardie Giurate per l'Ambiente" sono ancora in grado di leggere i documenti del Consiglio Europeo, dell‘Organizzazione Mondiale della Sanità, della Lega Italiana per la lotta contro i tumori, dei 119 studi sull‘elettrosmog?

 

Perchè non chiedono alla giustizia di far mettere in galera tutte queste Istituzioni, oppure di farle mettere in manicomio, per la schizofrenica insistenza con cui queste da anni continuano ad illuminarci sui pericoli per la salute proveniente dalla tecnica e dalle tecnologie?

 

Il Comitato per la difesa contro l‘Elettrodotto Via Massarenti / Via Prenestina ha preso coscienza ed ha fatto prendere coscienza del pericolo sulle nostre teste rappresentato dall‘Elettrodotto di 150mila Volt nell‘ambito e nella misura in cui questo pericolo per la nostra salute e la salute dei bambini è riconosciuto ampiamente nelle dichiarazioni del Consiglio europeo, dell‘OMS e della Lega Italiana per la lotta contro i tumori. Nessun fanatismo. Nessun accanimento!

 

L'elettrodotto non è tanto  un problema di impatto estetico. Si tratta di un elettrodotto che  costeggia i campi sportivi del Diamond, dove giovani e ragazzi trascorrono ore ed ore ogni giorno, affianca la villa comunale, passa sopra al  Maxistore Di Meglio e al centro dei testimoni di Geova, sfiora il Liceo di Corato e si piazza di fronte ad un centro commerciale  intensamente frequentato e movimentato come è quello di D’Introno.

 

 

Potrebbero spiegarci le "Guardie Giurate per l'Ambiente" perchè le linee ad alta tensione siano state interrate nella zona residenziale di Torre Palomba, se l‘interramento è più pericoloso delle linee aeree, come esse affermano? Come mai le linee aeree, secondo le nuove disposizioni della legge quadro di questo governo, non possono più attraversare i centri abitati?

 

Saremmo noi (Legambiente, Comitato, Assessorato all'Ambiente, ecc.)  a tenere i cittadini “sotto tensione” o non piuttosto sono simili contributi che creano confusione e demoralizzano quanti si impegnano per migliorare l‘ambiente di questa citta?

 

C‘è qualcuno a Corato che abbia mai visto queste "Guardie Giurate per l'Ambiente" fare qualcosa secondo il programma che queste hanno esposto nell‘articolo stesso? Svolgiamo, scrivono, “da anni un continuo monitoraggio ambientale con una nostra ampia strumentalizzazione ”...

 

Ma si sono accorte queste Guardie di quello che succede nell‘Ambiente coratino, ma dove stanno veramente a "guardare" ?  Per es.:

  1. Si sono accorte delle Antenne di Monte Ripanno, della proliferazione di antenne e di ripetitori nel paese, della preoccupazione nelle persone che queste suscitano?
  2. Si sono mai accorte del cattivo smaltimento dell‘amianto proveniente da vecchi capannoni e distribuito, ossia gettano nei terreni delle Murge?
  3. Si sono accorte di ciò che è successo nell‘Alta Murgia, dei liquami e dei veleni qui spacciati come concime e disseminati a profusione?
  4. Si sono accorte dello smantellamento sistematico dei muretti a secco nelle campagne vicine a Corato e in tutta la Murgia?
  5. Si sono accorte delle fetide discariche, di cui si sta arricchendo la periferia di Corato e la campagna limitrofa?
  6. Si sono mai accorte queste Guardie del mal funzionamento del depuratore che appestava tutto un quartiere di Corato e i cui miasmi arrivavano fino al centro?
  7. Si sono mai chieste queste Guardie perchè ci sono tanti casi di cancro a Corato, dove la gente pratica la dieta mediterranea, dove l‘aria e l'acqua è buona, dove c'è tanto sole, ecc.? 
  8. Si sono accorte queste Guardie di quello che succede nelle viuzze del centro di Corato il venerdi ed il sabato sera,  di quanta droga venga spacciata in questa innocente cittadina?

 

Forse dovrebbero acuire un po' più lo sguardo su questi problemi e non fare opera di bassa politica per demolire chi sa quale persona, chi sa quale gruppo, chi sa quale compagine partitica...

 

Il comitato.

 

Vito DI CHIO , Vito VENTURA, Michele MINTRONE, Lidia BUCCI, Maria Pia SARDANO, Luigi  LASTELLA, Nicola TARANTINI, Gino BUCCI, Francesco BUCCI, Felice ARDITO, Filippo ARDITO, Pietro SAVINO, Italia VENTURA, Anna Maria TARRICONE Michele TORELLI, Roberto LOIODICE, Cosimo MASI