Report disagio ferroviario

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Report disagio ferroviario

A cura del Circolo.

 

Da due anni il circolo Legambiente- Angelo Vassallo di Corato sta, tra l’altro, seguendo direttamente la situazione di disagio dei pendolari della tratta ferroviaria Bari Nord, che si sono acuite dopo il disastro ferroviario del 16 luglio 2016. L’interesse di Legambiente per il trasporto ferroviario si spiega con l’efficienza, la sostenibilità ed il basso impatto ambientale e paesaggistico di tale modalità di trasporto. Al fine di aumentare presso l’opinione pubblica la consapevolezza dei vantaggi del trasporto ferroviario rispetto ad altre modalità, quella su gomma in primis, Legambiente pubblica annualmente “Pendolaria, un rapporto con analisi della situazione del trasporto ferroviario sull’intero territorio nazionale. Nell’ultimo rapporto proprio per l’attività associativa di indagine ed interlocuzione istituzionale a trecentosessanta gradi, i nostri resoconti sono entrati nella suddetta relazione nazionale. Il sistema della mobilità è, in generale, un elemento di importanza fondamentale e di grande criticità nelle città. In questo contesto è da intendersi l’interesse di Legambiente - Circolo "Angelo Vassallo" - Corato anche per la situazione in cui versano i pendolari nostri concittadini che giornalmente utilizzano i servizi ferroviari di Ferrotramviaria SpA, società concessionaria della linea ferroviaria Bari-Barletta. A partire dal 26 settembre 2016, infatti, la tratta Corato-Ruvo viene operata esclusivamente mediante servizio di autobus sostitutivi anche con mezzi non di proprietà della società concessionaria. Questo si è reso necessario per consentire il completamento delle opere di raddoppio su tale linea. Tuttavia tale situazione, da essere temporanea, come peraltro successo in occasione dei lavori di raddoppio che hanno interessato altre tratte della stessa linea in anni precedenti (Ruvo-Bitonto), si sta prolungando oltre modo, senza che Ferrotramviaria SpA abbia finora fornito all’utenza una data attendibile massima di ripristino del normale servizio, in quanto ciò non dipenderebbe completamente dalla stessa, ma dalle attività di collaudo affidate all’ANSF, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, sotto il cui controllo è transitata la linea regionale Bari-Barletta per effetto del D.M. 5 agosto 2016, in ottemperanza a quanto disposto dal D.Lgs. n. 112 del 15 luglio 2015. D’altra parte, tuttavia, nell’incontro che il Circolo Legambiente di Corato ha avuto con i vertici di Ferrotramviaria il 31 marzo 2017, la dirigenza della società aveva assicurato la riapertura della tratta per l’inizio dell’anno scolastico 2017-2018, data completamente disattesa dai fatti. Inoltre, a partire dal 12 luglio 2016, giorno del tragico incidente accorso al km. 51, la tratta Corato-Andria è sotto sequestro. L'impiantistica dei segnali di stazione che sono alla base per la riapertura della linea è ancora tutta da fare secondo i nuovi dispositivi di sicurezza. Se è vero che l’amministrazione comunale ha avuto la certezza che il parcheggio si farà probabilmente ci sarà un sottopasso che collegherà il parcheggio alla stazione. I lavori di questo eventuale sottopasso quando si faranno? Ne consegue, pertanto, che la città di Corato, dal punto di vista del trasporto ferroviario, è completamente isolata, e la domanda di trasporto pubblico extra-urbano viene soddisfatta solo ed esclusivamente con trasporto su gomma, notevolmente più inefficiente per un gran numero di ragioni, tra cui: - maggiore inquinamento; - aumento del traffico veicolare sulle strade cittadine; - condizioni di viaggio meno confortevoli, specie nelle ore di punta; - orari di percorrenza meno affidabili. Si ravvisa, inoltre, che il servizio, non essendo operato con mezzi di linea, non consente agli utenti di viaggiare in piedi sui mezzi e questo più volte ha fatto sì che gli stessi, per il numero in esubero rispetto ai posti a sedere, fossero lasciati a terra, negando loro il diritto alla mobilità. Sinora, di questa situazione di assoluto disagio vissuto quotidianamente da viaggiatori e pendolari non se n’è fatta pubblicamente carico alcuna Istituzione cittadina. La presenza degli autobus che effettuano il servizio sostitutivo incrementano i disagi per tutta la cittadinanza: Le emissioni CO2 e PM10. • il traffico veicolare e inquinamento dell’aria specie nelle ore di punta vista la presenza di maggior traffico veicolare •Incrementa i cambiamenti climatici e trasporti, emissioni di CO2 e carbon footprint dei mezzi di trasporto. • Puntare su strategie di mobilità sostenibile (pedonalità, mobilità ciclistica, car pooling che i cittadini hanno spontaneamente attivato mediante una pagina Facebook apposita Corato Carpooling, e car sharing). Il traffico motorizzato: • è percepito come il principale fattore di peggioramento della qualità della vita nelle aree urbane • è la principale fonte di inquinamento dell’aria • è la principale causa di mortalità per cause accidentali • è il settore in cui più aumentano le emissioni di gas che aumentano l’effetto serra. Ogni pullman in¬quina quanto 300 autovetture, specie quelli più vecchi. Talvolta, salta la coincidenza bus treno da o per Ruvo. Il viavai dei bus passano anche davanti a due scuole: il liceo artistico Federico II Stupor Mundi e la scuola Primaria/ infanzia Battisti. Il disagio dei pendolari si articola in carenza dei servizi per i passeggeri come sala d’aspetto e/ pensiline, utili nei momenti delle variazioni climatiche. Le soluzioni sono a portata di mano: “Le soluzioni di cui abbiamo bisogno sono pronte e in attesa. Ma affrontare con successo l'inquinamento atmosferico richiederà un approccio concertato, che combini differenti settori. Dobbiamo mettere a sistema settori come i trasporti, l'energia, l'agricoltura e l'industria; ma anche livelli di governance a livello europeo, nazionale, regionale e cittadino; e settori politici come l'ambiente, il clima e l'energia, la mobilità, l'agricoltura e la politica fiscale, pur mantenendo i cittadini europei al centro di questi problemi”. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni espresse dal Direttore Generale per l’Ambiente della Commissione europea, Daniel Calleja Crespo, al termine del “Clean Air Forum” tenuto a Parigi lo scorso 16 e 17 Novembre. Concretezza e realismo che il sindaco di Parigi, la signora Hidalgo, ha mostrato evidenziando il ruolo chiave che i sindaci delle grandi città possono svolgere nell'affrontare la sfida della qualità dell'aria. Nel suo intervento al Forum il primo cittadino parigino ha notato come “le misure messe in atto dalle città dovrebbero sostenere le azioni dei governi nazionali e delle associazioni internazionali e viceversa, poiché i sindaci sono i decisori più vicini alle realtà della vita quotidiana”. Le esperienze a livello internazionale dimostrano come i sindaci di tutta Europa (e oltre) abbiano stretto molte alleanze negli ultimi anni, imparando gli uni dagli altri, condividendo le migliori pratiche e implementando modi innovativi per garantire una migliore qualità di vita per i loro cittadini. Dal dibattito tra i diversi interlocutori presenti a Parigi è emerso anche come si stia andando verso “un modello di mobilità diverso, più incentrato sui pedoni, sul ciclismo e sul trasporto pubblico migliorato”. Un sistema di trasporto quindi sostenibile, economico, confortevole e sicuro la cui implementazione nelle aree urbane porterebbe effetti benefici immediati anche sulla salute dei cittadini. Per agevolare la transizione verso la mobilità a basse emissioni però, le città devono fornire o sostenere modalità di trasporto “alternative” come una serie di numerose e adeguate piste ciclabili e garantire un numero adeguato di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici. Così si costruisce un futuro sostenibile per tutti.

Il suddetto Report sarà pubblicato integralmente sul sito www.legambientecorato.it.

Il suddetto documento è stato consegnato in versione cartacea all'amministrazione di Corato e alla senatrice Piarulli nel corso degli incontri del 27 luglio 2018.

 

Corato,27/7/2018.