Sigfrido Ranucci non è solo. La libertà di stampa è un bene comune da difendere, insieme

Sigfrido Ranucci non è solo. La libertà di stampa è un bene comune da difendere, insieme

Legambiente per la libertà di stampa come valore per la democrazia.

Legambiente Corato -Circolo Angelo Vassallo esprime piena e convinta solidarietà a Sigfrido Ranucci, giornalista e volto di Report, oggetto negli ultimi giorni di gravi atti intimidatori che non possono e non devono essere sottovalutati. Questi attacchi non colpiscono solo una persona o una trasmissione televisiva: mettono in discussione il diritto di ogni cittadino a essere informato, minano i principi su cui si fonda la nostra democrazia e tentano di rendere il giornalismo d’inchiesta un’attività pericolosa,  isolata e delegittimata da campagne di comunicazione.

Ranucci ha fatto del suo lavoro uno strumento per cercare la verità, per portare alla luce fatti e responsabilità che troppo spesso vengono nascosti dietro il silenzio, l’omertà o il potere. Le minacce ricevute – culminate nell’esplosione sospetta della sua auto – sono un attacco diretto non solo a lui, ma a chiunque creda nel ruolo dell’informazione come strumento di giustizia e consapevolezza. La risposta della società civile, delle istituzioni e dei cittadini non può essere l’indifferenza.

In un Paese dove la libertà di stampa è sempre più fragile, non possiamo più limitarci a osservare. L’Italia, nel 2025, è scesa al 49° posto nella classifica globale sulla libertà di stampa stilata da Reporters Sans Frontières. È il dato peggiore tra i Paesi dell’Europa occidentale, e non è un caso. I giornalisti che raccontano la criminalità organizzata, la corruzione, l’abuso di potere e i danni ambientali sono sempre più esposti a minacce, querele pretestuose, isolamento economico e delegittimazione pubblica.

Siamo di fronte a un clima che tende a zittire le voci scomode. E quando le voci scomode spariscono, con loro sparisce anche la possibilità per i cittadini di conoscere, comprendere e scegliere in modo libero e informato, aperto e vero.

Come associazione che, da anni lavora per la tutela dell’ambiente, la trasparenza e la legalità, Legambiente Corato sa bene quanto sia cruciale il lavoro dei giornalisti d’inchiesta. Molte delle battaglie che abbiamo portato avanti – contro l’abusivismo, l’inquinamento, la criminalità ambientale – non sarebbero state possibili senza il contributo prezioso dell’informazione indipendente. Chi fa luce su ciò che è nascosto, non va lasciato solo.

Ed è qui che entra in gioco la responsabilità della società civile. Oggi più che mai, serve una reazione collettiva e consapevole. Non basta indignarsi. È il momento di agire.

La società civile può sostenere attivamente il giornalismo libero, scegliendo consapevolmente di informarsi da fonti affidabili e indipendenti, condividendo e rilanciando il lavoro di chi indaga con coraggio, contribuendo alle realtà editoriali minacciate o in difficoltà.

Può chiedere conto alle istituzioni, pretendendo leggi più efficaci per proteggere i giornalisti dalle querele temerarie e dalle intimidazioni, e per garantire la trasparenza dei media, la pluralità delle voci e l’indipendenza delle redazioni.

Può unirsi ad associazioni, comitati, iniziative pubbliche che difendono i diritti fondamentali e presidiano i valori della Costituzione. Può, infine, costruire una cultura della legalità e della partecipazione, dove chi fa il proprio dovere con onestà e impegno non debba temere per la propria sicurezza.

Perché la verità non si può mettere a tacere. E quando un giornalista viene minacciato, non può restare solo.

Legambiente Corato continuerà a schierarsi accanto a chi sceglie la strada della responsabilità e del coraggio. Lo faremo con la nostra voce, con le nostre azioni sul territorio, con la forza della rete che unisce le realtà civiche e associative di questo Paese.

Oggi siamo con Sigfrido Ranucci. Domani, continueremo a essere con chiunque scelga di informare, raccontare e denunciare. Perché la libertà di stampa è un bene di tutti. E tutti dobbiamo difenderla per la libertà e la dignità di tutti.

“Sento il dovere di esprimere la nostra piena e incondizionata solidarietà a Sigfrido Ranucci, dichiara Giuseppe Faretra, presidente di Legambiente del Circolo Angelo Vassallo di Corato- giornalista e autore di grande valore, il cui impegno civile e professionale rappresenta una delle espressioni più alte del giornalismo d’inchiesta nel nostro Paese. Le minacce e gli atti intimidatori che, lo hanno recentemente colpito, incluso il grave episodio dell’esplosione sospetta della sua automobile, non sono solo un attacco personale, ma un colpo diretto alla libertà di stampa e al diritto dei cittadini ad essere informati.

Siamo di fronte a un fatto che non può essere ignorato, né minimizzato. Quando un giornalista viene colpito per le sue inchieste, è tutta la società civile a essere chiamata in causa. Perché senza informazione libera, non c’è consapevolezza. E senza consapevolezza, non c’è democrazia. Noi siamo per una democrazia piena e partecipata.

Nel nostro lavoro quotidiano, come Legambiente ci confrontiamo con temi complessi: abusi edilizi, inquinamento, consumo di suolo, infiltrazioni della criminalità nei processi economici e decisionali. Temi spesso ignorati o distorti, che trovano spazio solo grazie al coraggio di chi sceglie di indagare a fondo. Sigfrido Ranucci, attraverso Report, ha contribuito in modo determinante a portare alla luce molte di queste realtà, dando voce a chi è vittima di ingiustizie e restituendo alla collettività il diritto di sapere. Per questo oggi è nostro dovere sostenerlo con forza.

Il contesto in cui si inserisce questo episodio è purtroppo sempre più difficile. Un clima che rischia di far arretrare la qualità dell’informazione, indebolire le tutele e disincentivare le nuove generazioni dal praticare un giornalismo serio e impegnato.

La società civile non può restare a guardare. Difendere la libertà di stampa significa difendere ogni giorno il diritto a conoscere, a partecipare, a scegliere. Tutto questo significa prendere posizione, informarsi, sostenere chi lavora con onestà e rigore. Significa anche educare, a partire dalle scuole, al valore dell’informazione critica e della responsabilità collettiva.

Oggi, da Corato, vogliamo ribadire un messaggio chiaro: Sigfrido Ranucci non è solo. Non lo è agli occhi di chi crede nella giustizia, nella verità, nella democrazia. Non lo è per le centinaia di cittadini e cittadine che, anche nel nostro territorio, sanno quanto sia importante avere voci libere che non si lasciano zittire-conclude il presidente -

La nostra associazione continuerà a fare la sua parte, come sempre, nel difendere l’ambiente, la legalità e i diritti fondamentali. Tra questi, il diritto all’informazione occupa un posto centrale. Perché senza verità non può esserci cambiamento. E senza cambiamento, non può esserci futuro.”

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