Agire per il verde pubblico

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Agire per il verde pubblico

Azioni e comportamenti per promuovere la salute dei polmoni della nostra città

Il verde da sempre è il nostro pallino. Dopo aver animato nei recenti mesi la campagna itinerante “La festa dell’albero” che negli ultimi anni sta crescendo coinvolgendo: scuole, associazioni, parrocchie e non solo nella nostra città con eventi itineranti con la partecipazione di fasce di popolazione senza alcun onere economico, se non quello di predisporre le buche per la messa a dimora delle piante ed animare il momento.

 

Abbiamo piantato essenza anche di una certa grandezza, in questo modo abbiamo cercato di dare il nostro contributo concreto alla riduzione della CO2, attivando anche processi concreti di partecipazione e di condivisione dal basso. A questo punto ricordiamo la situazione del verde pubblico che mostra qualche rinnovata criticità. Finora, per esempio nessuna potatura è stata eseguita specie per i lecci del corso cittadino se non quella celebre e pesante della primavera del 2012. In inverno le piante (sia conifere che latifoglie) sono in stasi, il numero dei potenziali portatori di attacchi e quindi il rischio del verificarsi di infestazioni o infezioni è basso. I maestosi lecci (quercus ilex) sono bellissimi alberi sempre verdi che possono raggiungere i 25 metri di altezza. Le loro fronde, possono crescere più del dovuto, infatti i lecci sono alberi, che in alcune zone in particolare come in collinari, tendono a formare chiome "cespugliose", ostacolando spesso visuali e dando un senso di "non curato" all'ambiente dove sono collocati. Per esempio altri alberi sempreverdi, come ad esempio: il pino, il cedro, l'alloro, mantenendo la capacità di accrescersi lungo tutto l'anno, almeno quelli vegetanti in climi clementi come nel nostro sud Italia, non seguono un ritmo di stasi invernale e crescita estiva come gli alberi decidui. Nonostante questo, di tutte le stagioni: è comunque l'inverno il periodo ottimale a causa del basso rischio di attacchi di patogeni. L'esigenza che sta alla base della potatura del leccio ed in genere dei sempreverdi è generalmente una necessità di tipo estetico, ma può capitare di doverlo potare, ad esempio, per malattie, alcune generate da coleotteri del leccio. Quest’essenza appartiene alla categoria degli alberi "ad alto fusto". Il leccio è un albero molto delicato alla potatura. Esistono 3 tipi di potatura che si possono realizzare. La POTATURA DI CONTENIMENTO provvede a togliere i rami che sono sporgenti o secchi. Non è necessario eseguire molti tagli, ma mirati per "contenere" la forma della chioma. Questo tipo di potatura è da effettuare se il problema è estetico e va a curare la larghezza del leccio. Per compire una POTATURA DI RINGIOVANIMENTO si effettua ad una drastica potatura senza, però, sfoltire eccessivamente l'albero. L'unica cosa alla quale è di mantenere i rami secondari, mentre i rami primari possono essere asportati. I rami primari sono quelli che formano l'impalcatura dell'albero. Si avanza togliendo i rami secchi primari facendo molta attenzione a calcolare il punto di taglio. Un ultima tecnica di potatura che si può eseguire, è quella denominata della CIMATURA. Questa consente di far crescere l'albero in "orizzontale". È il tipo di potatura più rischiosa perché si va a togliere i cosiddetti germogli della parte apicale, a favore delle gemme laterali. Tuttavia questo tipo di potatura permette di regolare la crescita del leccio a seconda delle proprie esigenze estetiche. E' l'inverno, quindi, il periodo ottimale in cui operare interventi sugli alberi specie quelli che perdono le foglie. A partire dalla primavera fino all'autunno potare significa indebolirlo.

Su questo siamo impegnati concretamente e Legambiente sta organizzando un evento il prossimo 18 marzo nella sala della biblioteca comunale dal titolo: Per pensare e riflettere sul verde, sulle produzioni dei prodotti agroalimentari, su esperienze di sostenibilità in cui saranno consegnati gli attestati di partecipazione della Festa dell’albero: ”L’albero che amo” . Parteciperanno: Domenico Lestingi, Francesco Tarantini, Cesare Veronico, Giovanni Misceo, Giuseppe De Leo, Riccardo Losappio, Pasquale Carbone. La manifestazione ha avuto il riconoscimento da parte dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e il patrocinio del Parco dell'Alta Murgia.