Sesto anniversario per cercare di andare oltre

  • Stampa




Sesto anniversario per cercare di andare oltre

Quest’anno è il sesto anno dall’anniversario dell’incidente ferroviario tra Corato-Andria. Ha un sapore diverso, sono diversi i sentimenti e i contenuti che ci possono far ricordare i fatti per andare oltre ed aprire percorsi che possano andare più avanti la verità giudiziaria a cui la magistratura tocca e toccherà trovare la verità per cercare di dare giustizia e possibilmente dare pace per tutti.

 

I dolori e i lutti non crediamo, possono o potranno mai essere colmati da qualsiasi forma di giustizia, ma potrebbero eventualmente dare un sollievo per i familiari con azioni concrete. Tuttavia, questo anniversario porta ad una serie di analisi per quello che ci compete, dopo una traumatica e drammatica esperienza di sei anni fa, per cercare di migliorare il servizio ferroviario ed individuare come alleviare le condizioni dei pendolari in un’ ottica di dialogo tra le istituzioni, cercando di fare da cerniera tra i vari sistemi sociali e istituzionali, sollecitando, da parte del nostro circolo di Legambiente, la soluzione dei problemi con un vero e pieno efficientamento del sistema di trasporto locale. Come tutti, gli analisti valutano che la nostra regione è tra le mete turistiche più gettonate: si parla di un overbooking di presenze turistiche e non avere un servizio ferroviario pienamente efficiente che collega l’aeroporto maggiore della nostra regione è un’incertezza strategica per tutto il sistema di trasporto regionale. Nel tempo, dobbiamo constatare una mancanza di tempi certi nella consegna dei lavori ed alleviare tutte le mancanze che i pendolari sistematicamente segnalano. Certamente, viviamo in Italia, ma a due velocità. A Genova il 14 agosto 2018 è crollato il ponte Morandi, purtroppo anche in quelle circostanze con vittime e il 28 giugno 2019 fu definitivamente abbattuto e in meno di tre anni è stato definitivamente ricostruito e ridenominato viadotto Genova San Giorgio o viadotto Polcevera. L’ opera ferroviaria, invece, sembra mai finire: mancano tempi certi. Il tutto è affidato a gruppi, a comitati ed associazioni che chiedono alla società concessionaria periodicamente i tempi, l’evoluzione dei lavori infrastrutturali che si dilatano in periodi indefiniti: si posticipano di semestre in semestre, ma i viaggiatori non hanno tempi certi di viaggio e questo è documentato dai diversi reclami che si possono facilmente trovare in Rete. Per questo, vorremmo più chiarezza sui tempi e sull’adeguamento della struttura ferroviaria almeno per la parte fino ad Andria sud visto che nella restante parte è previsto l’interramento della sede ferroviaria fino a Barletta. Su questo vorremmo più chiarezza per avere possibilmente certezze. Noi cercheremo sempre di interloquire con tutte le istituzioni affinchè questo servizio sia attivato prima possibile nelle sue varie parti in sicurezza perché crediamo nel trasporto ferroviario come un mezzo sostenibile che può decongestionare le nostre città dal traffico e far muovere i cittadini per le varie esigenze. Auspichiamo di fare sistema tra le istituzioni per trovare soluzioni a questa situazione che possa dare finalmente slancio a tutto il nostro territorio.