Il Sindaco più VERDE per Corato: quali le prospettive per una città più sostenibile?

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Il Sindaco più VERDE per Corato: quali le prospettive per una città più sostenibile?

Dopo una campagna informativa sui più pressanti temi ambientali che interessano la nostra città, mercoledì scorso il Circolo Legambiente di Corato ha chiesto ai nove Candidati sindaci quale sia la loro visione per una Corato “smart city”.

 

L’incontro si è tenuto a partire dalle 17:30 presso l’Auditorium del Liceo Artistico il cui Dirigente, il professore Savino Gallo, ha aperto i lavori con i saluti introduttivi ed apprezzando l’iniziativa di Legambiente. Questa è stata letta dal Dirigente come opportunità di un dibattito reale fra i candidati, offerta anche a quegli studenti del suo Istituto che quest’anno saranno chiamati per la prima volta alle urne. La parola è poi passata a Pino Soldano, Presidente del Circolo di Corato, che ha ringraziato il prof. Gallo per l’ospitalità e i Candidati per aver accettato l’invito. Ha poi ripercorso velocemente la storia di Legambiente a Corato, che in 30 anni di attività ha collaborato con le diverse Amministrazioni in quanto convinta della bontà del gioco di squadra. Tuttavia, ha concluso, è anche evidente che Corato è una città che ha bisogno di ripartire e che per questo sarà necessario che il futuro Consiglio Comunale si ponga più in sintonia sulle esigenze ambientali e naturali della Città. Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, ha invece offerto la visione di città sostenibile portata avanti a livello regionale dall’Associazione, con numerose iniziative e con il coinvolgimento diretto dei Comuni tramite l’ANCI. Ha ribadito l’importanza di darsi obiettivi coraggiosi, di mettere in atto l’economia circolare. Tra le altre tematiche affrontate, l’elettrosmog e le potenzialità del Parco dell’Alta Murgia.

In seguito, la parola è passata a ciascun Candidato. Tutti hanno ringraziato il dirigente Gallo e il Circolo Legambiente per l’iniziativa. Il primo Candidato ad esporre la propria visione di città sostenibile è stato Corrado De Benedittis, secondo il quale la concezione di città deve passare da un “non luogo” ad una “luogo vivente”. Si è soffermato sulla necessità di prendersi cura dei luoghi e di un approccio integrato delle diverse politiche comunali per una urbanistica sostenibile, dando finalmente attuazione anche a Corato alla legge “Norme per l’abitare sostenibile” (L.R. n. 13/2008), con l’approvazione del nuovo regolamento edilizio.

Il secondo Candidato ad intervenire è stato Massimo Mazzilli, il quale ha rimarcato la propria diversità potendo portare nel dibattito una esperienza amministrativa di 4 anni e mezzo. Per quanto riguarda l’ambiente, il suo è un approccio olistico in cui “l’ambiente è tutto”. Ha ricordato che sin dal 2014, per la stesura del nuovo Piano Urbanistico Generale, PUG, vi è stata una forte attenzione ad evitare un ulteriore consumo di suolo e alla revisione degli spazi comunali. Si è poi soffermato sul rischio idrogeologico, parlando del collaudo della vasca e di altri tre progetti annessi, e della sua volontà di capitalizzare il lavoro già fatto. In seguito, il candidato Pasquale D’Introno ha esordito con la necessità di immaginare la città partendo dalle sue campagne, dalle sue periferie, per poi arrivare al centro. Per questo, ha fatto ruotare il suo intervento sul tema della valorizzazione dei sottoprodotti dell’agricoltura, come ad esempio il recupero delle acque di vegetazione, delle sanse, delle vinacce, per trasformarle da un attuale costo per le attività produttive coratine ad una risorsa per la produzione di energia. Si è poi espresso in merito alla necessità di attivare convenzioni e fare formazione per gli agricoltori per diminuire l’inquinamento che passa nel cibo. Infine, un cenno è andato anche all’esigenza di rimodulare le attuali attività delle isole ecologiche. Successivamente, a prendere la parola il Candidato Emanuele Lenoci, che ha dato inizio al proprio intervento sottolineando come ambiente e salute sono i due temi trasversali su cui tutte le forze politiche dovrebbero convergere, adoperandosi e lavorando senza steccati ideologici. Ha quindi evidenziato alcune sue priorità: sul lato della salute, l’istituzione del registro dei tumori ed il monitoraggio dell’incidenza della malattia in relazione alle zone a più alto rischio; per quanto riguarda la storia ed il patrimonio artistico, la cura dei beni culturali vista anche opportunità lavorative per i giovani; in riferimento al dissesto idrogeologico, la necessità di attenzione alla falda freatica superficiale e ai [pozzi piezometrici]. Ad esporre poi la propria visione di città sostenibile il Candidato Nico Longo, che ha puntato il suo intervento su tre parole chiave: cultura, intesa come sensibilizzazione ambientale; controllo e sanzione. Il rispetto dell’ambiente non può più essere visto come opzione ma come obbligo, in quanto costituirà la battaglia dei prossimi anni. Ha inoltre aggiunto alcune puntualizzazioni sul fotovoltaico, spesso appannaggio di commerci non leciti, e sul Parco dell’Alta Murgia, a suo avviso spesso abbandonato a se stesso. Il sesto Candidato a prendere parola è stato Vito Bovino, la cui visione di città sostenibile si basa sull’ascolto continuo dei cittadini e quindi anche delle associazioni ambientaliste. A suo parere, il Piano Urbano del Traffico (PUT) avrebbe dovuto essere maggiormente condiviso. Sul tema specifico delle piste ciclabili, si è espresso a favore di una loro maggiore sicurezza e ad una visione integrata con la città di Ruvo e il Parco dell’Alta Murgia. Bisognerebbe ripensare l’uso della bicicletta come reale sostituto agli autoveicoli, per l’abbattimento della CO2. Ha inoltre presentato la buona pratica del progetto Pedibus nelle scuole di Terlizzi. Ha concluso richiamando la necessità di un approccio integrato alle questioni ambientali.

È stata poi la volta del Candidato Claudio Amorese, il quale ha evidenziato come spesso l’ambiente sia stato un tema strumentalizzato dalla politica. Nel tema più generale dei cambiamenti climatici, ha precisato che le azioni svolte a livello comunale rappresentano solo un anello dell’intervento globale necessario, ma che tale intervento è necessario non solo per preservare la natura, che sotto altre forme continuerebbe ad esistere anche nel peggiore degli scenari, ma soprattutto noi stessi. Da qui l’importanza del monitoraggio dell’inquinamento, della riduzione delle emissioni tramite la cultura dell’efficienza, e di un ripensamento sulla politica edilizia visto l’attuale esubero di abitazioni. In seguito vi è stato l’intervento del Candidato Paolo Loizzo, per il quale le sfide ambientali devono essere lette come sforzo per innalzare la qualità di vita dei cittadini. Da qui, l’importanza delle infrastrutture, intese ad esempio come efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e privato, la manutenzione dell’edilizia scolastica. Sul tema specifico delle piste ciclabili, si è espresso a favore di una rimozione di quelle attualmente esistenti sull’anello esterno del Corso cittadino per riconvertirle a parcheggi orari. Vista la topografia di Corato, a suo parere bisognerebbe spendersi maggiormente per favorire la mobilità pedonale piuttosto che quella ciclabile, prevedendo tutt’al più una rete di navette regolari. Ha poi sottolineato la mancanza di verde urbano in città e ha rivendicato di essere stati i primi, nella scorsa amministrazione tra banchi dell’opposizione, a prevedere la mobilità ciclabile integrata verso Ruvo. Ha concluso accennando alla necessità di aumentare il turismo rurale. Ha poi ripreso la parola Francesco Tarantini, che ha presentato una serie di buone pratiche e proposte per Corato. Tra le questioni toccate: mobilità sostenibile (monitorare l’effettivo utilizzo delle piste ciclabili); monitoraggio ambientale; tariffazione concentrica per i parcheggi; bilancio del verde di fine mandato; aumento dei Centri Comunali di Raccolta, CCR; monitoraggio amianto; microplastiche; rischio idrogeologico; elettrosmog a Monte Ripanno; stato dell’arte della procedura ministeriale di valutazione di impatto ambientale, VIA, per lo spostamento dell’elettrodotto di Via Massarenti; piano di potenziamento del depuratore con previsione del modulo di affinamento e possibilità di riutilizzo delle acque per scopi irrigui. È stato poi fatto un secondo giro fra i candidati presenti, ai quali è stata data la possibilità di puntualizzare quanto già discusso nel primo giro di interventi. Essendo nel frattempo giunto il candidato Cataldo Mazzilli, è stata data a lui parola. Ha esordito elogiando l’attività di Legambiente, con la quale vi è stato un forte spirito di collaborazione sin dai tempi in cui presiedeva l’azienda municipalizzata sui rifiuti, collaborando alla campagna di Puliamo il Mondo e promuovendo le prime giornate ecologiche. Per il futuro, la sua azione sarà improntata ad efficienza, efficacia, economicità per maggiore verde e maggiore legalità in città. Ha concluso l’intervento proponendo come buona pratica quella della compostiera comunale, già realizzata in Albania. L’evento si è concluso verso le 20 con un intervento conclusivo di Francesco Tarantini.